Varie, 1 aprile 2011
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Marshall Anthony
• New York (Stati Uniti) 30 maggio 1924. Produttore teatrale. Figlio della miliardaria filantropa Brooke Astor, morta a 105 anni il 13 agosto 2007, accusato dal figlio Philip di aver fatto trascorrere alla nonna gli ultimi anni in povertà, nel 2009 fu condannato a tre anni di carcere • «[...] Lo scandalo esplose nel luglio 2006 quando il Daily News pubblicò in prima pagina uno scioccante scoop: Philip Marshall, studioso di restauro e docente universitario, aveva fatto causa al padre Anthony per revocargli la custodia dell’anziana nonna che il nipote voleva invece affidare alle cure dello stilista Oscar de la Renta e della moglie Annette, suoi amici intimi di lunga data. Il contenuto della denuncia, avvalorata dalle testimonianze giurate di Henry Kissinger e David Rockefeller, tenne i newyorchesi col fiato sospeso per mesi. Brooke Astor, la leggendaria matriarca dell’alta società newyorchese — erede dell’impero Astor grazie a Vincent, il suo terzo marito — era ormai agli ultimi stadi dell’Alzheimer, costretta a vivere nel più deprimente squallore, sola, sudicia e privata dei farmaci, mentre il figlio Anthony e il suo avvocato si appropriavano dell’immane ricchezza che lei aveva destinato in beneficenza ad istituzioni quali il Metropolitan Museum. [...] il best-seller “Mrs. Astor Regrets” di Meryl Gordon [...] ripercorre l’infelice infanzia di Marshall, spedito in collegio a sei anni dalla madre, quando il padre naturale, uno dei suoi tre ricchi mariti, decise di toglierselo di torno. [...] E mentre coltivò per decenni l’immagine pubblica di prodiga filantropa, elargendo milioni di dollari alle istituzioni culturali di New York, Brooke fu a dir poco spilorcia con il suo unico figlio e i suoi due gemelli, costretti a vivere in un appartamento senza ascensore sulla Lexington Avenue, mentre lei scorrazzava tra la sua penthouse sulla Park Avenue e le magioni in Maine e sull’Hudson. [...]» (Alessandra Farkas, “Corriere della Sera” 7/4/2009).