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 2011  marzo 30 Mercoledì calendario

DONNE SUL WEB, PER VOCE ARANCIO

In Italia 8,3 milioni di donne navigano su internet (+28% rispetto al 2006). Il 35% di loro è in rete tutti i giorni (150% in più rispetto al 2007) (dato EIAA).
Il web aiuta le donne a gestire la propria quotidianità. Il 68% afferma di riuscire grazie alla rete a restare meglio in contatto con amici e parenti, il 44% ad accedere a informazioni sulla salute, il 43% a prenotare viaggi e vacanze, il 34% a scegliere prodotti o servizi migliori e il 31% ad aggiornasi su aspetti ambientali (dato EIAA).
Per migliorare la vita di tutti i giorni delle donne, il 31 marzo, Ing Direct sosterrà la quarta edizione di Web@lfemminile, una 24 ore online con dibattiti, interviste, quiz, video e altri approfondimenti, tutti dedicati al gentil sesso. L’obiettivo è valorizzarne il ruolo nella società e promuoverne il rapporto con la tecnologia.
Alessandro Malfatti, web advisor, al Corriere della Sera: «La rete è un’ottima risorsa per rendere meno faticoso il ménage domestico. È veloce e immediata: posso guardare un video e seguirne la spiegazione, cercare una ricetta e stampare il procedimento».
Dodici ore a settimana è il tempo medio che le donne italiane trascorrono in rete. Meno delle francesi (12,6) e delle inglesi (12,5), ma più delle spagnole (11,9 ore). Nel 2004 la media di ore spese online era di 6,4 a settimana. Le più assidue sono le 16-34enni, che usano internet per 13,7 ore a settimana (dato EIAA).
Il 72% delle italiane afferma di non poter vivere senza almeno un’attività web. Tra le più popolari: ricerca (68%), email (53%), social network (40%), download musicali (25%), instant messaging (19%). In crescita, l’ascolto della radio (+67% rispetto al 2007). Le più attive sempre le 16-34enni.
Luoghi di scambio e informazione, sui tanti siti e blog dedicati al mondo delle donne si discute pressoché di tutto: bellezza, ricette, figli, salute, moda, lavoro, tecnologia ecc. Tra i siti più cliccati: alfemminile.com, margherita.net, dol’s.net, pinkblog.it, pourfemme.it, donnad.it, pianetadonna.it, italiadonna.it, globaldonna.com, donnapratica.com, lacasalingaideale.it, spaziodonna.com, diredonna.it, donnaclick.it ecc.
Per le mamme, costantemente in lotta con il tempo, internet svolge un ruolo sempre più importante non solo per l’organizzazione e la gestione dei ritmi lavoro/famiglia, ma anche per l’arricchimento della vita quotidiana.
Due milioni di donne sul web sono mamme. Di queste, oltre il 50% è su Facebook e il 28% è blogger (dato Nielsen). Elisabetta Andreis del blog vitadastrega.com al Corriere della Sera: «Non si ha più tempo per fare le chiacchiere ai giardinetti. Ci si divide tra il lavoro, un marito e i figli. Non è facile. E internet è il mezzo perfetto per i nostri tempi». In Italia, i mommy blog più cliccati sono circa una trentina: fattoremamma.com, machedavvero.it, veremamme.com, mammenellarete.it, una mamma.it, infanzia.biz, Pianetamamma.it, mammeonline.net, nonsolomamma.com, tuttomamma.com ecc.
Secondo l’Osservatorio Mamme, che il Centro Ask dell’Università Bocconi ha seguito per Sfera editore, le community delle mamme si confrontano soprattutto su prodotti d’acquisto (lettini, passeggini, pannolini) e su prodotti soggetti a stagionalità (alimentari, libri, abbigliamento, giocattoli). Spiega Emanuela Prandelli, professore associato di Economia delle aziende commerciali all’università Bocconi: «Le comunità virtuali hanno sostituito il vecchio passaparola, capace di incrementare o meno le vendite di prodotti e servizi».
Jory Des Jardins di Blogher.com: «Il mommyblogging è diventato uno dei canali più redditizi del web».
Tra i numerosissimi siti che offrono un sostegno alle mamme uno dei più attivi e dei più seguiti è fattoremamma.com, blog collettivo di madri digitalizzate che favorisce lo scambio di informazioni e facilita il confronto con le aziende. Il sito ha anche una sezione dedicata ai servizi online studiati per le famiglie. Tra questi: Agenda, blog dedicato agli appuntamenti riservati a chi ha dei bambini, e Mammacheblog, aggregatore di blog che mette in relazione i diari virtuali di donne che in questo modo riescono a interagire più velocemente.
Secondo una ricerca condotta da ShesConnected, agenzia americana specializzata nella comunicazione sui social media, i social network e i blog sono una fonte di influenza nelle decisioni d’acquisto delle donne. Per questo motivo le aziende che vogliono conquistare le consumatrici sempre più spesso scelgono di promuovere i propri brand sui social media. Nel 2008, ad esempio, la General Electric e la NBC Universal hanno versato oltre cinque milioni di dollari nelle casse di BlogHer, che, con 30.000 iscritti, è uno dei principali social network americani.
I blog scritti da donne, che aumentano del 21% l’anno.
In rete le donne possono trovare anche rimedi per alcuni loro problemi. Non solo ricette di cucina o il numero di telefono dell’idraulico che lavora anche di domenica: ci sono siti che mettono in contatto tra loro e con esperti donne che affrontano le stesse difficoltà. Obiettivo: aiutarle a trovare una soluzione.
Ogni anno 90mila donne soffrono di depressione post partum. Per dare loro una mano l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna ha creato depressionepostpartum.it, un sito dove le donne possono chiedere informazioni e consigli agli esperti. Scrive Valerebxs: «Scusate, so che può sembrare brutto da dire, ma mi fa quasi piacere sapere che non sono l’unica a provare questi sentimenti… prima avevo quasi paura a parlare di quello che provo perché pensavo di essere strana… ne avevo parlato solo con due persone che, nonostante validi consigli, mi avevano dato l’impressione di non capirmi. Adesso, invece, so che non sono sola e che forse è “normale” quello che provo… grazie» (da depressionepostpartum.it).
ExpatClic.com, il sito per donne espatriate. Offre la possibilità a donne italiane e non che vivono all’estero di incontrarsi sul web, di confrontarsi e di ottenere informazioni pratiche come i documenti per l’espatrio, le scuole per i figli, la possibilità di adattamento, le tradizioni del posto ecc. La fondatrice, Claudia Landini, al Corriere della Sera: «L’idea è nata dal mio desiderio di darsi una mano tra donne. […] Si entra in contatto molto più facilmente con una moltitudine di persone e situazioni inimmaginabili. Sono finestre aperte sull’umanità […]». Le iscritte sono 1.200.
Afghan Women Writing Project (http://www.awwproject.org/) dà spazio in rete alla voce delle donne afgane. La scrittrice Masha Hamilton, ideatrice del progetto, a Europaquotidiano.it: «Scrivendo si è connessi al mondo. Scrivendo non si è soli. E la rete delle parole può proteggere dalle sofferenze. […] Mai come adesso lasciare anche solo un commento nei blog di chi scrive da zone di guerra è un modo per far sentire meno solo chi non ha quasi più voce».
Culturefemme è il sito più cliccato dalle donne d’Africa. La fondatrice, Julienne Minsili: «Il tema più dibattuto è quello della liberazione della donna, della ricerca di un ruolo più importante, che ne faccia un soggetto il cui valore sia riconosciuto senza ambiguità e il cui ruolo sia complementare a quello dell’uomo». Non mancano, oltre a riflessioni profonde sulla condizione della donna, i consigli sulla vita quotidiana, dalla moda alle ricette.
Women Aloud Videoblogging for Empowerment, grazie a dei video online, permette alle donne di zone poco urbanizzate dell’India di dire la loro su vari temi.
Pink Blindsight (www.pinkblindsight.net), dedicato alle donne disabili sensoriali: «Il nostro scopo è quello di aggregare più donne possibili […] perché le nostre donne sono chiuse da tempo, troppo, in “gabbia” […]».
Antar: «Giuro che conosco gente che […] quando si imbatte in un blog femminile pensa “to’ un posto dove si parla di smalti e assorbenti interni” e gira al largo. […] Di idioti è pieno il mondo» (da www.viscontessa.com).