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 2011  marzo 28 Lunedì calendario

L’Ue ci obbliga a risparmiare Investire oggi per risparmiare domani. La Commissione Ue giura che ci sono mille euro l’anno di minori spese possibili nascoste in un’attenta gestione dell’energia domestica

L’Ue ci obbliga a risparmiare Investire oggi per risparmiare domani. La Commissione Ue giura che ci sono mille euro l’anno di minori spese possibili nascoste in un’attenta gestione dell’energia domestica. Il segreto è nel boiler di nuova generazione come nelle lampadine a basso consumo e nell’efficienza degli impianti e delle costruzioni. è un affare per tutti avverte il responsabile europeo per l’Energia Gunther Oettinger: «Se riduciamo del 20% i consumi nel 2020 rispetto al 1990 spendiamo di meno e creiamo due milioni di posti di lavoro». Con il prezzo del petrolio alle stelle e la bolletta che vola sempre si tratta di una buona notizia. La Commissione presenterà dall’estate una serie di regolamenti che cercheranno di dare la carica alla rivoluzione dei risparmi, cominciando con l’imporre alle imprese di mettere sul mercato elettrodomestici ad alta efficienza energetica. Dopo un investimento iniziale per acquistare il prodotto, si fa presto a tagliare di parecchie centinaia di euro la bolletta. Significativo l’esempio dello scaldabagno. Ogni anno una famiglia europea ha bisogno in media di 14 mila kilowattora per evitare di farsi la doccia fredda. Un boiler di ultima generazione consente un risparmio di 4 mila kilowattora che nel portafogli si traducono in 275 euro in più. Discorso simile va fatto se si cambiano le lampadine, una decisione che può far spendere 50 euro in meno, e il frigorifero (30 euro). Senza dimenticare i nuovi dispositivi elettronici in modalità stand-by che grazie a un regolamento del 2008 permettono risparmi altri 20 euro a famiglia. La Commissione raccomanda anche gli «smart meter», i contatori intelligenti. Se usati con accortezza possono salvare circa 100 euro all’anno. Ma l’acquisto di nuovi elettrodomestici e dispositivi non è l’unico modo per dare un bel taglio dei conti. Le parte più grossa delle spese domestiche è infatti dovuta al riscaldamento. In questo caso, afferma l’Ue, possono bastare semplici lavori d’isolamento termico per risparmiare 400 euro all’anno. La Commissione europea invita le pubbliche amministrazioni, dalle scuole agli ospedali, a ristrutturare almeno il 3% degli edifici ogni anno e a introdurre criteri di efficienza energetica negli appalti. Un’altra tappa sarà la pubblicazione da parte dell’esecutivo comunitario di un Libro bianco sui trasporti. Veicoli più efficienti, hanno calcolato gli studiosi dell’Ue, lasceranno nelle tasche di ogni europeo 190 euro all’anno. A lungo termine la Commissione europea ha previsto una tabella di marcia per ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 40% entro il 2030. L’obiettivo è arrivare all’80-95% prima della metà del secolo. «Agire oggi ci ripagherà domani - ha affermato Connie Hedegaard, commissaria per il Clima -. Quanto più aspetteremo, tanto più elevato sarà il costo». L’Ue è convinta che non sia necessario attendere alcun progresso tecnologico. È possibile realizzare un’economia a basse emissioni di carbonio con gli strumenti che sono già disponibili. Bruxelles promette di continuare a vigilare sull’attuazione del piano da parte di tutti i ventisette Paesi membri. Nel caso non si dovessero raggiungere gli obiettivi previsti, l’Ue potrà proporre target giuridicamente vincolanti settore per settore tra il 2013 e il 2014.