Malcom Pagani, l’Espresso 25/3/2011, 25 marzo 2011
Per Arbasino, l’orario fisso rappresentò una delle ragioni di maggiori sofferenza del suo periodo di deputato (tra il 1983 e il 1987, con i repubblicani)
Per Arbasino, l’orario fisso rappresentò una delle ragioni di maggiori sofferenza del suo periodo di deputato (tra il 1983 e il 1987, con i repubblicani). Era nelle commissioni preposte alle sovvenzioni di teatri ed enti lirici: «I colleghi si premuravano: “Potresti mandare avanti questa pratica? Io torno mercoledì”. Natalia Ginzburg era spesso stufa. Si annoiava. Mi delegava tutto». Dice che tra i banchi della Camera girava una classifica: «Nella graduatoria dei dicasteri ambiti dai partiti, il ministero dei Beni culturali giaceva al penultimo posto. Era l’Alcatraz dei trombati».