Giuseppe Scaraffia, Il Sole 24 Ore 20/3/2011, 20 marzo 2011
PRIMAVERA
«Sono uscito di casa alle 16 meno sette minuti, per essere precisi; era un pomeriggio soave di primavera, si sentivano profumi di fiori, adesso è pieno inverno» (Dino Buzzati) (Giuseppe Scaraffia, Il Sole 24 Ore 20/3).
FIORI Alla sua ultima lezione Heidegger trovò sulla cattedra un fascio di rose bianche, lasciato dagli studenti. Breton aveva inviato alla consorte, alla vigilia di una fuga amorosa, delle tuberose. L’amante di Zweig, prima di cedere momentaneamente il campo, aveva mandato alla moglie un mazzo di rose rosse. Il conte di Montesquieu fece una scenata a Proust dopo aver ricevuto un mazzo di ortensie che pensava alludessero alla sua effeminatezza (ibidem).