Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  marzo 26 Sabato calendario

ORA LEGALE, BOLLETTA PIU’ LEGGERA

Stanotte torna l’ora legale: le lancette degli orologi andranno spostate avanti di un’ora. Fino al 30 ottobre, secondo le stime di Terna, si prevede un risparmio dei consumi di energia elettrica pari a 646,4 milioni di kilowattora, la metà di quelli domestici annui del Friuli Venezia Giulia. In termini economici, il risparmio si misura in oltre 85 milioni di euro. Apprezzabili anche i risultati «verdi»: con la riduzione dei consumi energetici verranno immesse nell’atmosfera 300 mila tonnellate in meno di anidride carbonica.

L’esperto del sonno: "Fate ginnastica al risveglio" -
Luigi Ferini Strambi è il responsabile del Centro di medicina del sonno dell’ospedale San Raffaele di Milano. Professore, chi soffrirà maggiormente domani?
«I cosiddetti gufi, cioè gli individui con un orologio biologico spostato in avanti. Quelli che “si accendono tardi” e che carburano nel pomeriggio. Le allodole, invece, che si alzano presto e vanno a dormire di buonora, si adatteranno molto meglio. Ma in generale fanno più fatica ad abituarsi all’ora legale coloro che hanno stili di vita più rigidi, improntati a un ritmo regolare. E i bambini, per cui gli orari dei pasti funzionano da marcatempo».

Sono più numerosi i gufi o le allodole?
«Vincono i gufi di gran lunga. Provate a fare un piccolo sondaggio personale, chiedete in giro. Su un campione di dieci persone normali, è garantito che la stragrande maggioranza preferirà andare a dormire un’ora dopo piuttosto che un’ora prima. E’ la stessa ragione per cui, nei voli intercontinentali, si prova maggior disagio a viaggiare verso l’Asia che verso l’America. "West is best", come dicono i piloti: meglio l’occidente».

Qualche rimedio?
«Appena alzati, cercare di esporsi subito alla luce, aprire le finestre, stirarsi e fare un po’ di ginnastica. Agganciarsi il prima possibile al nuovo orario, favorire l’adattamento. E consolarsi al pensiero che, a ottobre, i gufi si vendicheranno sulle allodole».


Il pediatra:"Cambiate le pappe lentamente"-
Il professore Marco Monetti è pediatra all’ospedale dei Bambini di Milano. Come reagiscono i bambini al piccolo trauma dell’ora legale?
«Può presentarsi qualche disagio perché, in particolare fino ai 3-4 anni, i più piccoli risentono dell’adattamento al nuovo orario delle abitudini familiari. Si verifica un certo scompaginamento, un ritmo più affrettato: è, in scala limitata, quel che succede con il jet lag».

Quanto conta lo spostamento dei pasti e del risveglio?
«Una forzatura esiste, perché a livello biochimico per l’organismo del bambino un conto è fare la pappa alle 11, un altro a mezzogiorno. Ma si può rimediare facilmente diluendo pian piano lo spostamento d’orario su tre o quattro giorni, rendendolo quasi impercettibile. E lo stesso conviene fare con il sonno».

L’arrivo dell’ora legale sancisce anche il famoso cambio di stagione. Come farlo affrontare ai bambini?
«Senza eccessi e senza esagerazioni. Lasciarli stare all’aria aperta, ma cum granu salis. L’aumento delle ore di luce invita a giochi al parco più prolungati, soprattutto se, come quest’anno, la primavera arriva all’improvviso: ma sa quante tonsilliti mi capita di vedere in questi giorni? State attenti a non scoprirli troppo».

Dia un consiglio sulla dieta da seguire.
«Frutta, verdura, yogurt: cibi semplici ed energetici. Meno carne e più pesce. Riso e pasta, ma senza sughi elaborati. Niente creme e niente cioccolata: per merenda, semplici biscotti secchi».


Il fitoterapeuta:"Alleggeriamo la dieta" -

Ciro Vestita è medico fitoterapeuta Università di Pisa. Professore, le piante possono aiutarci nel passaggio dall’ora solare a quella legale?
«Basta tornare alle nostre antiche usanze: non è un caso se la dieta mediterranea è diventata un patrimonio dell’Unesco. Vede, i contadini si nutrivano di insaccati per tutto l’inverno e, a marzo, cercavano “gli erbi” che spuntavano nei campi: tarassaco, bardana, cicoria. Allo stesso modo, anche se noi magari abbiamo mangiato meno salumi di loro, al passaggio simbolico dell’ora legale faremo bene ad alleggerire la dieta. La differenza fra gli ortaggi di serra che abbiamo consumato per tutti i mesi freddi e gli ortaggi in campo aperto è incommensurabile. Pensi alle quantità di vitamina A, potassio, selenio, zinco, magnesio contenute nel tarassaco».

Altre verdure benefiche?
«E’ il momento delle gigliacee, approfittiamone. Asparagi, cipolline, carciofi sono ricchi di potenti antiossidanti, quasi farmaci vegetali. L’ultima ricerca è dell’Università di Huston e riconosce agli asparagi proprietà benefiche per il cuore».

Per conciliare il sonno, forzatamente più breve?
«Un bell’infuso di tiglio prima di coricarsi. Non ha idea di quanto aiuti il riposo»

E per svegliarsi di buonumore?
«Quella che io chiamo una classica colazione pragmatica: una tazza di latte con miele e pappa reale, per darci l’energia di cui abbiamo bisogno».


L’ambientalista:"E’ come andare a letto prima?" -

Andrea Poggio è vicedirettore nazionale di Legambiente: l’ora legale permette un notevole risparmio energetico, ci spiega come funziona questo utile inganno?
«Particolarmente bene nei Paesi mediterranei, dato che ci piace star fuori la sera. Il meccanismo è il seguente: ci pare di andare a letto a mezzanotte e invece sono le undici. D’altra parte, visto che non siamo da un pezzo un popolo contadino, non occorre più che ci alziamo all’alba. Altrimenti, il beneficio andrebbe perso».

E’ possibile ottimizzare questo risparmio nei mesi estivi?
«Ne parlo a lungo al sito viviconstile.org. Basta una passeggiata in centro per capire che la prima cosa è chiudere la porta dei negozi: lo spreco energetico del negoziante con la mania dell’aria condizionata glaciale si trasforma in spreco economico per noi, visto che sarà ricaricato sulla merce».

E la temperatura di casa?
«Consiglio di muoversi con un anno di anticipo. Adesso è già tardi: si trovano solo apparecchi dal rendimento molto basso. Ma con un po’ di lungimiranza, ci si possono procurare per il 2012 condizionatori non a scambio aria-aria, ma aria-acqua, molto più efficienti. La temperatura di comfort estivo è di 26 gradi. Quella invernale di 20-21 gradi è progettata per chi sta in maglione: chi la applica nei negozi o negli uffici obbliga alla giacca e alla cravatta: andrà bene per gli impiegati e i commessi, ma per clienti e utenti si trasforma in un gesto di disprezzo».