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 2011  marzo 24 Giovedì calendario

NUOVI MODELLI DI NAVIGAZIONE

(due pezzi)-

Internet Explorer 9, semplicità d’uso e più sicurezza di Luca Figini -
Microsoft deve aver pensato che era ora di cambiare tutto perché le cose possano rimanere uguali. Internet Explorer 9 non è un aggiornamento della precedente versione del browser made in Redmond, ma un progetto tutto nuovo, con un motore e numerose funzioni inediti. La 9 ha l’onere di riscattare l’immagine di Microsoft nei confronti dei concorrenti. Puntando su tre attributi: prestazioni elevate, maggiore sicurezza e interfaccia semplificata. Ce ne sarebbe anche un quarto ma più che una peculiarità è una promessa: l’interoperabilità con i nuovi standard, in particolar modo l’Html5.
Abbiamo messo alla prova IE9 su due computer: uno di fascia alta con Amd Radeon HD 6850M e processore Intel Core i7 e un netbook con Intel Atom N450 e reparto grafico integrato. Il browser ha mostrato una velocità di caricamento delle pagine nettamente superiore alla versione 8 e all’altezza della concorrenza, in particolare di quella di Chrome. La 9 ha una sorpresa: sfrutta l’accelerazione hardware della scheda grafica per i contenuti multimediali senza impattare sul processore. Prestazioni super in abbinamento al chip di Amd, mentre la navigazione "tradizionale" sul netbook è stata comunque ottima. Peraltro non sono stati riscontrati problemi di compatibilità con i siti, solo qualche blocco improvviso con la versione a 64 bit. Il nuovo motore super efficiente è ben nascosto dall’interfaccia minimal di IE9. Pochi fronzoli, la finestra sfrutta il più possibile l’area disponibile sul display, e questo si apprezza soprattutto con i netbook con schermo piccolo. La 9 riduce al minimo l’apprendistato: si sa subito dove mettere mano. E nel menu Strumenti si trovano le funzioni peculiari, come per esempio InPrivate per navigare senza salvare nulla nella cronologia, a tutto vantaggio della privacy, e la Protezione da monitoraggio, per indicare gli indirizzi dai quali non si vogliono caricare elementi attivi. Utilissimo perché accelera la navigazione ed evita di farsi tracciare sul web. Inoltre lo Smartscreen indica l’attendibilità dei file scaricati con il feedback raccolto tra gli utenti.
Insomma, IE9 è forma e sostanza, tanto che dà la possibilità di inserire collegamenti diretti ai siti nella barra del pulsante Start; basterà un click sull’icona per aprire la pagina che, se ottimizzata per il browser, farà interagire con gli strumenti aggiuntivi nel menu contestuale. Geniale. Peccato solo che tutte queste funzioni siano state pensate solo per Windows 7 e Vista, perché IE9 non è compatibile con XP. Una scelta di sviluppo comprensibile dal punto di vista tecnico, ma che rimane il principale difetto della 9.


FIREFOX 4, LA VOLPE GIOCA SULLA FLESSIBILITA’ di Antonio Dini- Una nuova volpe di fuoco all’insegna della semplificazione. Menu minimalisti, le prime funzionalità di cloud computing, grande flessibilità per gli add-on, più velocità e la versione mobile dietro l’angolo. Mozilla, la fondazione che ha ereditato il testimone di Mosaic – il primo browser grafico – e che porta avanti Firefox, secondo browser sul mercato con il 29% dietro a Explorer, ha lavorato duramente per raggiungere tre obiettivi: semplicità, flessibilità e velocità. Missione parzialmente compiuta. Partiamo dalla velocità: adesso i "motori" di Firefox (rendering di Html e Javascript) sono più veloci fino a sei volte, anche se nei moderni browser la differenza non si nota fino a che non si usano applicazioni web 2.0 particolarmente "pesanti" (e in quel caso pesa anche la potenza della macchina utilizzata). Firefox ora supporta WebGL (per siti web 3D) e l’accelerazione delle schede grafiche del pc.
Invece, la flessibilità è stata ulteriormente migliorata: stanno per arrivare le versioni per tablet e telefonini Android di Firefox, che porteranno la capacità di sincronizzare segnalibri, cronologie e password salvate nel browser tra apparecchi diversi legati dalla stessa identità. Questa è la prima "incursione" di Mozilla nel mondo del cloud computing e si capisce bene guardando la versione 4.0 per pc e mac che adesso l’avversario da sconfiggere non è più Internet Explorer ma Chrome di Google, il terzo incomodo del mercato, in grande crescita.
Per chi ha l’abitudine a usare Firefox come browser primario, la semplificazione è gradevole e non richiede molto tempo per abituarsi. Mozilla ha investito molto per fare in modo che ci siano novità anche in questo aspetto: la nuova sezione delle «App Tabs» separa le applicazioni web più usate dalle altre schede e permette di raggiungerle più velocemente. Punto di forza, i 200mila add-ons di Firefox, adesso ancora più facili da usare. Debole l’idea di tenere i risultati di ricerca separati. Le schede spostate sopra la barra degli indirizzi dovrebbero aiutare a focalizzare l’attenzione sul contenuto. Aumenta la sicurezza e la stabilità di Firefox grazie a nuovo codice a prova di vulnerabilità. Ma non solo: tra le altre cose Firefox 4 si prepara a dire addio a Flash. Incrementato il supporto (oramai quasi pieno) dello standard Html5. Questo vuol dire che gli sviluppatori realizzeranno senza problemi siti per il nuovo formato, abbandonando progressivamente la tecnologia di Adobe: «È in assoluto – ha detto Jay Sullivan, vicepresidente di Mozilla – la tecnologia che causa più crash su Firefox». In futuro diventerà irrilevante, garantiscono quelli di Mozilla.


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LA SFIDA CHE PUNTA SULLA CLOUD - Si inasprisce la battaglia tra i software per navigare sul web. Tutti sanno, da Microsoft a Google, da Opera a Mozilla passando da una serie di sviluppatori indipendenti, che qui si gioca una partita proiettata al futuro. Il browser è l’applicativo più usato da chiunque possiede un collegamento al web. Serve per accedere ai social network così come a consultare la posta elettronica, leggere le notizie ed eseguire attività attraverso i numerosi servizi online surrogati dei software da installare sul pc.
Con il diffondersi delle web app, il browser assumerà un ruolo centrale nella modalità di interazione con il sistema operativo. Non è un caso che Google abbia realizzato Chrome OS mentre Microsoft punta a una maggiore integrazione tra Explorer e Windows 8 puntellandosi sull’Html5. Avere un’ampia quota di mercato consente di generare un meccanismo virtuoso nello sviluppo dei nuovi standard e nella definizione di espansioni per fidelizzare utenti e partner. In sostanza il browser diventa la piattaforma su cui generare nuovi servizi e traghettare i sistemi operativi da un’architettura locale a una connessa al cloud. Ecco perché inserire architetture sempre nuove aiuta a estendere l’esperienza sul web. Scopo ultimo: mantenere o, meglio, espandere il market share. Così da perseguire obiettivi di distribuzione della pubblicità online e di diffusione di piattaforme come e-mail, motori di ricerca, strumenti di collaborazione e funzioni multimediali. Senza dimenticare che il browser dà vita agli application store di plug-in, temi e accessori vari, che possono generare un indotto non indifferente, ma solo se si ha una posizione di primaria importanza sul mercato. (lu.f.)

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Explorer 9 e Firefox 4, la guerra dei browser -

Il 14 marzo Microsoft ha annunciato Internet Explorer 9, disponibile in quaranta lingue, e nell’arco delle prime 24 ore il nuovo browser è stato scaricato da oltre 2,3 milioni di utenti. Nello stesso lasso di tempo i download di Firefox 4, che ha debuttato online nel pomeriggio del 22 marzo, sono stati oltre 5 milioni e, più o meno alle 18 del giorno dopo (si erano quindi superate da poco le 24 ore) eravamo già oltre gli 8 milioni e mezzo, come si è potuto verificare dal sito specifico che Mozilla ha realizzato e nel quale è visualizzato un contatore che mostra, in tempo reale, il numero dei download. Dunque è bastata una giornata per doppiare i download ottenuti da Internet Explorer 9 nello stesso periodo, ma bisogna considerare che il nuovo browser Microsoft non può contare sul supporto dei pc con Windows XP, ancora numerosi, in quanto è compatibile solo con Vista e Windows 7, mentre il software di Mozilla è disponibile per sistemi operativi Windows, Mac OS X e Linux, in ottanta lingue, e dalla fine di marzo anche per le piattaforme mobili Android e Maemo.
Dal punto di vista delle novità vere e proprie, il browser Microsoft offre miglioramenti nelle prestazioni e nell’interfaccia utente, che è stata semplificata. Per esempio, con l’aggiunta dei siti alla barra delle applicazioni di Windows 7 è possibile accedere ai "preferiti" direttamente, mentre con la funzionalità Jump List si accede in modo semplice e immediato alle comuni attività dei siti Web: in entrambi i casi senza dover avviare il browser. Potenziate anche sicurezza, privacy e affidabilità. Tracking Protection permette di limitare la comunicazione con alcuni siti presenti in un elenco di protezione, e di proteggere la riservatezza delle informazioni, e l’opzione di filtraggio ActiveX consente di bloccare i controlli ActiveX per tutti i siti e di riattivarli solo per quelli affidabili. A questo si aggiungono gli aggiornamenti automatici e la funzione Visualizzazione Compatibilità, per garantire il corretto funzionamento dei siti Web preferiti.
Firefox 4 è fino a sei volte più veloce rispetto alla versione precedente e l’interfaccia è stata resa più intuitiva, dando maggiore risalto ai contenuti web. Le Schede applicazioni, per esempio, offrono un punto di riferimento permanente per i siti che si visitano con più frequenza, mentre Panorama consente di trascinare le schede all’interno di gruppi organizzati (lavoro, hobby e così via), evitando di dover navigare tra numerose schede aperte. La nuova release offre anche un rinnovato strumento gestione dei componenti aggiuntivi (Firefox Addons Manager), con la possibilità di scoprire e installare più di 200 mila estensioni per personalizzare le caratteristiche, la funzionalità e l’aspetto di Firefox. Miglioramenti anche dal punto di vista della sincronizzazione: Firefox Sync permette di accedere da più computer e dispositivi portatili alla cronologia della Barra degli indirizzi intelligente, ai segnalibri, alle schede aperte, alle password e ai dati dei moduli compilati.