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 2011  marzo 26 Sabato calendario

COMANDI AUTOMATICI E ISTRUZIONI PER L’USO. LA REFLEX DEMOCRATICA

Italiani: popolo di poeti, santi, navigatori e fotografi. L’arte di immortalare gli attimi non conosce crisi nel nostro Paese. Lo dice il mercato: nel 2010 in Italia il fatturato fotocamere digitali è arrivato a 605 milioni, con una crescita del 5,6%(dati Aif, Associazione italiana Foto &Digital Imaging), 300 mila pezzi venduti in più del 2009 (da 2,8 a 3,1 milioni, +10,9%, secondo i dati Gfk). Numeri eccellenti in un contesto di crisi in cui neppure l’elettronica di consumo, nel complesso, ha brillato. Ma non è solo questione di cifre. Che la fotografia sia in salute lo dice il fiorire di iniziative, di mostre, di corsi, di forum e di siti web dedicati. Lo dice anche la crescita di una manifestazione come il Photoshow di Milano (www. photoshow. it), che ha aperto i battenti ieri (chiuderà lunedì alle 16) in Fiera Milano City. Quattro giorni di corsi, workshop, seminari, mercatino dell’usato. Una fiera che si sdoppia conquistando anche la città con il Photofestival, una manifestazione collaterale che propone 80 mostre aperte al pubblico.
Insomma, sbagliava di grosso chi pensava che l’ondata di smartphone sempre più attrezzati per il multimedia avrebbe affossato le vere fotocamere. Tutto il contrario. «Sempre più persone si avvicinano alla fotografia grazie ai telefonini e alla forte spinta alla condivisione di immagini che proviene dai social network» spiega Alberto Raviolo, presidente di Aif.
Chi andrà al Photoshow potrà toccare con mano le novità proposte dalle 300 aziende espositrici. Le stelle della mostra saranno le reflex digitali, che ormai hanno soppiantato le vecchie analogiche. Un tipo di macchine fino a pochi anni fa confinate all’uso professionale e agli amatori «evoluti» , a chi insomma cerca la qualità delle immagini e il pieno controllo manuale sui parametri della foto. Ora però attirano anche fasce di pubblico diverse. Merito del taglio dei prezzi e dell’introduzione di tutta una serie di comandi automatici e persino di «guide all’uso» sul display che prendono per mano i neofiti. «Siamo rimasti quasi stupiti dal numero di adolescenti che si interessano al mercato reflex. È diventato un classico "oggetto premio"da chiedere ai genitori per esami superati o traguardi raggiunti» , racconta Massimo Ceravolo di Canon Italia. «Nel mercato italiano dominano le "compatte", 90%dei pezzi venduti e 70%del fatturato, ma è indubbia la forte crescita delle reflex e i primi dati del 2011 lo confermano» aggiunge Valentino Bertolini di Nital (Nikon). Nel settore reflex si rinnova il duello infinito Canon-Nikon: a Milano la prima porterà modelli quali le «entry level» 1100D, 600D o il modello più prestante 60D; la seconda risponde con l’economica D3100 e con la più cara D7000. Tra gli altri marchi da segnalare almeno la Pentax K-r.
Alle spalle delle reflex cresce il settore delle «mirrorless» . Fotocamere interamente digitali (manca lo specchio — «mirror» , da cui appunto «mirrorless» , senza specchio — che sta dentro ogni reflex), dalle dimensioni ridotte ma con ottiche intercambiabili. «L’obiettivo è dare al pubblico una qualità similare alle reflex in un corpo macchina più compatto. E permettere spunti creativi altrimenti impensabili con le "punta e-scatta"» dice Stefano Magni di Samsung (al Photoshow lancia la sua nuova NX11), il marchio che ha spinto di più le «mirrorless» insieme a Sony, Panasonic e Olympus.
Sotto i 3-400 euro comincia l’universo magmatico delle compatte: da fotocamere che costano poche decine di euro (e valgono poco) si arriva a prodotti più cari dalla buona qualità. In questa fascia però saranno sempre più le funzioni accessorie a fare la differenza nella scelta del pubblico: touchscreen, wi-fi, Gps, filmati Hd, doppio display, editor di immagini interno.
Paolo Ottolina