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 2011  marzo 26 Sabato calendario

PER I 150 ANNI IL MINISTERO DERUBA PERSINO CAVOUR

Hanno esposto i tricolori, affollato le manifestazioni e cantato l’inno nazionale con ostentata emozione, Lega permettendo. Ma prima di celebrare i 150 anni dell’Italia unita hanno provveduto a tagliare i 4mi-la euro all’anno che spettavano alla Fondazione Camillo Cavour. Già, proprio l’ente che celebra il protagonista del Risorgimento, nonché primo presidente del Consiglio del Regno d’Italia. Non abbastanza per salvarsi dalle forbici del centrodestra e del ministero dei Beni Culturali. Nello scorso febbraio, dal ministero hanno comunicato con una lettera che i 4mila euro per il 2010 (attesi quindi da oltre un anno) non sarebbero arrivati, causa “i tagli alla spesa per la cultura” del governo. “E dire che proprio il 2010 era l’anno cavouriano” ricorda amaro Nerio Nesi, amministratore delegato della Fondazione. E’ stato lui, ex presidente della Bnl ed ex parlamentare per Psi, Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani, a sollevare il caso, e ora invoca “un ravvedimento” di governo e ministero. “Questa è proprio una brutta pagina, perché oltretutto quest’anno ricorre l’anniversario della morte di Cavour - continua Nesi - Davvero non si capisce come si possa essere incorsi in un errore del genere”. Ancora più macroscopico, se si paragona l’entità della cifra alle tante attività della Fondazione. Spiega Ne-si : “Abbiamo due compiti fondamentali: mantenere vivo il ricordo di Cavour attraverso i libri che editiamo, come il suo epistolario in 15 volumi, e conservare il castello di Santena”.
OVVERO, la villa di campagna dei Benso di Cavour, a 15 chilometri da Torino. Il castello, che comprende anche la tomba del conte e un parco, è di proprietà del Comune di Torino. Ma qualche anno fa la giunta ne ha affidato la responsabilità alla Fondazione. Dal Comune arriva ogni anno un contributo. Per il 2010 sono arrivati fondi anche dalla Regione, ma “ora non siamo più così sicuri che arriveranno ancora” ammette Nesi. Perché adesso il governatore è il leghista Roberto Cota, non proprio entusiasta nel celebrare l’unità nazionale. D’altronde il capogruppo del Carroccio in Regione, Mario Carossa, è stato a suo modo chiaro : “È finito il tempo dei contributi a pioggia, inutile invocare la politica del rigore se poi ciascuno difende il suo orticello. Penso che Nesi, data la sua lunga carriera, saprà mettersi in gioco e di recuperare ben più dei soldi tagliati”. Della serie: arrangiatevi. La Fondazione c’è in parte riuscita, grazie anche ai finanziamenti di diversi enti privati (Istituto San Paolo, Cassa di Risparmio di Torino, finanzieri e industriali torinesi riuniti nella Consulta). Ma la latitanza del governo pesa, in termini pratici e d’immagine . Lo confermano l’ira diffusa della città e l’imbarazzo del centrodestra locale.
ANCORA Nesi: “L’onorevole Ghigo del Pdl (ex presidente della Regione Piemonte, ndr) ha detto che prima la situazione al ministero era molto complicata, ma che ora c’è un nuovo ministro, Galan”. Facile traduzione: la colpa era del precedente ministro, Sandro Bondi. “Chiederemo presto un incontro a Galan” spiega Nesi, che racconta di una costante attenzione in giro per l’Italia per Cavour. La mente dell’unità nazionale, che mai si sarebbe immaginato di non valere neppure 4mila euro, per un governo che celebra e taglia. Ovunque.