Ettore Bianchi, ItaliaOggi 26/3/2011, 26 marzo 2011
NY RIPARTE CON LA TORRE GEHRY
New York cerca di risorgere dopo la crisi finanziaria che ha messo in ginocchio non soltanto gli Stati Uniti ma il mondo intero. Simbolo di questa rinascita è un grande progetto architettonico da poco divenuto realtà: il nuovo grattacielo firmato da Frank Gehry, sorto nelle immediate vicinanze di Ground Zero, il luogo degli attentati dell’11 settembre 2001.
Si tratta della più alta torre residenziale degli Stati Uniti: con i suoi 265 metri svetta sulla metropoli. Ed è anche una delle più lussuose della Grande Mela. L’edificio, in acciaio, concepito dall’architetto del Museo Guggenheim di Bilbao, è tuttora in costruzione, ma è stato aperto per i primi 115 appartamenti su un totale di 903. Sono andati a ruba. Infatti mostra ottimismo MaryAnne Gilmartin, vicepresidente dell’operatore immobiliare Ratner, responsabile del progetto: siamo sommersi dalle domande, ha riferito, e molta gente è interessata alle abitazioni in cima, che saranno disponibili nel 2012. Questo perché, dal quella posizione, si gode di un panorama invidiabile: i ponti dell’East River, la Statua della Libertà, il fiume Hudson e la Freedom Tower, in fase di realizzazione, che trova posto dove una volta sorgeva il World Trade Center. Il grattacielo offre una serie di servizi: entrata privata per le automobili (rara a New York), piscina, sala fitness e yoga con un allenatore a disposizione, cinema, intrattenimento per bambini e sala per adolescenti dotata di internet e videogiochi.
Gli affitti mensili partono da 2.600 dollari (1.850 euro) per un piccolo appartamento ai piani bassi. Ancora non si conoscono i prezzi degli altri. A titolo di riferimento, un trilocale di alto livello nella metropoli americana costa tra 15 e 20 mila dollari al mese (10.650-14.200 euro).
La visione esterna dell’edificio è impressionante. Esso, avvolto da una struttura metallica ondulante composta da 10.500 pannelli, è considerato il primo grattacielo design dell’era digitale a New York. Charlie Attias, numero due dell’agenzia immobiliare Corcoran, pensa che il Gehry rafforzerà un quartiere che ne ha bisogno. Egli è ottimista sul suo settore, che può approfittare della ripresa economica in atto e dei bonus faraonici distribuiti a Wall Street. I prezzi di vendita sono mediamente cresciuti del 42% nell’ultimo anno, tornando ai livelli di ottobre 2008.
Anche se la disoccupazione persiste, si respira un’atmosfera più rilassata negli ambienti professionali della Grande Mela. Molti newyorchesi dichiarano tuttavia che la recessione ha avuto anche effetti positivi, perché ha riportato le lancette dell’orologio al loro posto: prima di settembre 2008 c’era troppa euforia e ci si muoveva in maniera troppo spregiudicata. Gli eccessi, alla lunga, presentano il conto. Bisognerà capire per quanto tempo gli uomini d’affari e i cittadini terranno a mente la lezione.