Aldo Grasso, Corriere della Sera 26/3/2011, 26 marzo 2011
IL RITRATTO DI GHEDDAFI CHE RICORDA CHAPLIN
Su YouTube gira un video molto divertente. Si chiama semplicemente «Discorso di Gheddafi con traduzione» , ed è realizzato da un gruppo che si firma «Il Terzo Segreto di Satira» (basta andare su Google e cliccare «Discorso di Gheddafi con traduzione» ). Cosa ha di particolare questa versione parodica? Intanto dimostra una qualità di esecuzione di alto livello (le parole arabe che assomigliano vagamente all’italiano vengono tradotte quasi in sincrono) e poi ci regala un ritratto del Rais che vale un editoriale, raffinato e sferzante: Gheddafi è legato all’Italia soprattutto dai biscotti Pan di stelle, e non vuole saperne di altri frollini o gallette, di sottomarche, di linee clone: «Stamattina mi sono svegliato male e ho capito subito che era una giornata di m... Sapere tutti che ogni mattina voglio latte e Pan di Stelle» . Sembra il capitolo mancante del Grande dittatore di Charlie Chaplin. Solo che qui, invece di volgere al «buonismo» , con il celebre discorso del finto dittatore («Più che di macchine abbiamo bisogno di umanità. Più che d’intelligenza abbiamo bisogno di dolcezza e di bontà. Senza queste doti la vita sarà violenta e tutto andrà perduto» ), volge al demenziale, dove la dolcezza e la bontà sono rappresentate dai biscottini, dalle ricette di Benedetta Parodi e dal bisogno di rivedere il Foggia in Serie A. Il video è stato già utilizzato da «Gli sgommati» (Sky Uno, dal lunedì al venerdì, ore 21), però con alcuni tagli. Perché? Per l’impossibilità di citare la marca di alcuni prodotti? Per altri motivi? Sta di fatto che la rete ha le sue regole (o non regole) e trasporre un prodotto nato per il Web sulla tv tradizionale comporta sempre dei rischi: il video poco si armonizza con i pupazzi, differenti sono i tipi di satira, nessuno regista o autore sarebbe in grado di «orchestrare» Gheddafi in quel modo. Quello che poi rende irresistibile il «Discorso di Gheddafi con traduzione» è il passaparola, sono i commenti che si succedono nei vari siti, è il «coro» della Rete.