il Fatto Quotidiano 25/3/2011, 25 marzo 2011
CODICE MINZOLINI TUTTE LE CENSURE DEL TG1
Il comitato di redazione le raccoglie nel “libro bianco”
Alessandra Mancuso, Alessandro Gaeta e Claudio Pistola lasciano il comitato di redazione del Tg1 e consegnano ai colleghi eletti martedì (Sala, Romita e Rocchi) un’eredità editoriale, “tecniche raffinate di disinformazione”: 45 pagine che raccolgono tutte le censure e le manipolazioni di Minzolini dall’insediamento (9 giugno 2009) ad oggi. Come previsto dall’articolo 34 del contratto giornalistico che assegna al cdr il compito di vigilare sulla completezza dell’informazione. Di seguito pubblichiamo un estratto, il testo completo è disponibile sul sito Ilfattoquotidiano.it .
(c.t.)
Il 9 giugno 2009 Minzolini si insedia al Tg1. Nel suo primo editoriale afferma che il suo telegiornale “si occuperà della vita reale della gente”. 17 giugno 2009. Sul Corriere della Sera l’inchiesta di Bari e l’intervista alla D’Addario (pagata - a quanto racconta - per passare la notte a Palazzo Grazioli). Il servizio nell’edizione delle 20 parla dell’inchiesta, dopo nove minuti dall’inizio della messa in onda, rivela che il magistrato è di “Magistratura democratica”, non cita la D’Addario bensì D’Alema facendo intendere che l’onorevole a questo si riferiva quando pochi giorni prima aveva parlato di “scosse in arrivo”.
6 luglio 2009. Riferendosi chiaramente al caso escort a Palazzo Chigi, il Segretario generale della Cei (Conferenza dei vescovi), Monsignor Crociata: “Il libertinaggio gaio e irresponsabile è un atto grave non un fatto privato” (praticamente l’identikit di Berlusconi). Il Tg delle 20 gli dedica ancora solo una notizia letta dal conduttore, la seguente: “Lo sfoggio di un libertinaggio gaio e irresponsabile a cui oggi si assiste e il disprezzo del pudore non devono far pensare che non ci sia gravità di comportamenti o che si tratti di affari privati, soprattutto quando sono implicati minori”
7 settembre 2009. Nuovo furioso attacco di Berlusconi alla stampa. Si apre sugli incidenti in montagna.
9 settembre 2009. Caso escort: da Bari escono i verbali (30 ragazze 18 incontri con Berlusconi). Il Tg1 sia alle 13.30 sia alle 20.00 ne dà conto con un breve “vivo ampex” (testo letto dal conduttore e con immagini a riporto).
15 settembre 2009. Berlusconi consegna le prime case a Onna, per il terremoto a L’Aquila. Nei due servizi di apertura del Tg1 si omette la notizia che le case sono costruite con i soldi della Croce Rossa e realizzate dalla Provincia Autonoma di Trento.
15 settembre 2009. Di Pietro insulta Vespa e Minzolini: “Stanno al giornalismo come la sedia elettrica alla verità”. Minzolini richiama i mezzi che erano andati a Vasto per coprire l’Assemblea nazionale dell’Idv. Da quel momento ordine tassativo alla redazione Interni di non dare più notizie, sonori, immagini di Di Pietro e Idv. 11 ottobre 2009. Berlusconi: “La stampa straniera sputtana l’Italia” diventa “denigra l’Italia”. 9 novembre 2009. I magistrati hanno emesso una misura cautelare per il sottosegretario Cosentino, l’indomani è convocato un vertice di maggioranza sulla giustizia. In un nuovo editoriale di Minzolini sull’immunità parlamentare attacco alle toghe.
5 dicembre 2009. “No B Day”, il neonato Popolo Viola convoca su Internet e porta un milione di persone in piazza a Roma. È l’apertura di tutta la stampa il giorno dopo. Quella del Tg1 è invece dedicata ad arresti di boss di mafia con ben 5 servizi. Un minuto e trenta alla manifestazione.
10 dicembre 2009. Il Tg1 ignora la protesta dei terremotati e sindaci abruzzesi davanti a Palazzo Chigi. Una notizia sulla Camera che respinge la richiesta di arresto per Cosentino per concorso esterno. Concorso esterno in che cosa?
11 dicembre 2009. Al processo Dell’Utri, le parole del pentito Gaspare Spatuzza sono smentite da quelle di un mafioso non pentito, Filippo Graviano. Minzolini fa un altro
editoriale: “Le parole di Spatuzza? Minchiate!”
5 febbraio 2010. Il Tg1 ignora e oscura lo sciopero generale in Sardegna che porta 50 mila persone in piazza. Ma c’è un servizio tra le prime notizie sui cigni imprigionati dal ghiaccio in Polonia.
12 febbraio 2010. Il Pil crolla, -4,9 per cento, mai così da 40 anni. I telespettatori del Tg1 non lo sapranno.
26 febbraio 2010. caso Mills
Alle 13.30 nel titolo e nel lancio, l’assoluzione per prescrizione di Mills diventa assoluzione.
14 marzo – Dopo la raccolta di firme a favore del direttore, cominciano le epurazioni.
30 aprile 2010. L’Istat certifica che la disoccupazione è all’8,8 per cento. Peggior dato dal 2002. Il Tg1 nasconde la notizia.
29 giugno 2010. Condanna Dell’Utri: “7 anni a Dell’Utri. Pena ridotta in Appello. Il senatore assolto per la presunta trattativa Stato-mafia dice: sentenza pilatesca, confido nella Cassazione”. Come si può notare, alle 13.30, nel titolo, non c’è la parola “condanna per mafia”
5 settembre 2010. Fini a Mira-bello. Dopo un servizio di 2 minuti da Mirabello il direttore intervista in diretta Cicchitto e Gasparri.
17 ottobre 2010. Niente sull’inchiesta di Report e le polemiche per la sua messa in onda con l’inchiesta sulle ville di Berlusconi ad Antigua tramite una società off shore e la banca Arner indagata per violazione delle norme anti-riciclaggio.
Servizio su olimpiadi dei cani. 28 ottobre 2010.
Inchiesta di Milano sui festini ad Arcore. Così presentato dal conduttore: “Il caso di Ruby, una marocchina minorenne che avrebbe parlato di alcune feste nella residenza di Silvio Berlusconi. Sulla vicenda ci sarebbe un presunto coinvolgimento di Emilio Fede e Lele Mora”.
3 novembre 2010. C’è polemica per una frase di Berlusconi: “Meglio appassionarsi alle belle ragazze che essere gay”. Nel titolo alle 13.30 il riferimento alla battuta viene tolto. Alle 20 il conduttore nel lancio definisce “ironica” la battuta sui gay.
15 gennaio 2011.
Berlusconi indagato per prostituzione minorile è il terzo argomento, dopo la Tunisia.