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 2011  marzo 25 Venerdì calendario

LO UTAH LEGALIZZA I PAGAMENTI IN ORO

Chi vuole comprarsi una macchina nuova in Utah potrà pagare con un forziere pieno di monete d’oro, se proprio vuole: l’Utah ha deciso infatti di istituire di nuovo il gold standard entro i confini dello stato in una plateale dichiarazione di sfiducia nella politica monetaria americana. Lo stato dello Utah ha deciso così di "proteggere" il valore della propria moneta, un’iniziativa inane dato che la gestione della politica monetaria e l’emissione di moneta negli Stati Uniti spetta a un organo federale, la Federal Reserve, e non ai singoli stati.

Ma il gesto dello Utah è inteso come una colossale provocazione, in linea con chi di recente ha criticato apertamente il governatore Ben Bernanke per aver svilito la moneta americana: tra i critici più accaniti ci sono l’ex-candidata alla vicepresidenza Usa Sarah Palin, il leader del Tea Party Ron Paul, secondo cui la Fed andrebbe addirittura abolita, e persino lo squilibrato Jared Lee Loughner, l’autore della strage in Arizona contro la deputata Gabrielle Gifford assertore di un complotto della Fed contro gli americani.

Il governatore non ribatte ai critici, ma ha lanciato proprio ieri una storica offensiva sul piano della comunicazione, una sorta di "operazione trasparenza". Bernanke, rompendo il tradizionale riserbo, ha annuncito d’ora in poi terrà quattro conferenze stampa all’anno dopo altrettanti meeting del Fomc, il braccio di politica monetaria, durante i quali si decide del costo del denaro. Quest’anno Bernanke parlerà alle 14.15 (le 20.15 in Italia) dopo le riunioni del 27 aprile, 22 giugno e 2 novembre.

La decisione non scomporrà però più di tanto il Parlamento dell’Utah (dove i repubblicani sono tre volte più numerosi dei democratici), che ha approvato dieci giorni fa la misura che consente l’uso di monete d’oro e d’argento per effettuare pagamenti nello stato, ed esenta le transazioni in oro dalla tassa statale (ma non quella federale) sulle plusvalenze patrimoniali. La misura dovrebbe diventare legge il 30 marzo a meno che non riceva l’improbabile veto del governatore repubblicano Gary Herbert.

L’azione dell’Utah rappresenta l’attacco più violento sferrato finora contro Bernanke e la sua decisione di mantenere i tassi di interesse vicini a zero per stimolare la crescita e abbassare il tasso di disoccupazione. Bernanke insiste che l’espansione monetaria non ha ripercussioni inflazionistiche, e anzi il tasso di inflazione in Usa resta ben al di sotto del 2%. Ma la decisione presa l’anno scorso di monetizzare una porzione del debito pubblico, un’operazione che equivale a stampare moneta, ha scatenato proteste pubbliche senza precedenti sia in ambito accademico che nell’ambiente politico di estrema destra.