Lauretta Colonnelli, Corriere della Sera 13/03/2011, 13 marzo 2011
L’ULTIMA SFIDA EDITORIALE: LANTANA
«Ma chi ve l’ ha fatto fare?». È la domanda più frequente che Alessandra Gambetti e Fabrizio Ruggirello si sentono rivolgere, da quando hanno deciso di fondare una nuova casa editrice, Lantana. «È proprio sulla base di questa domanda che l’ abbiamo aperta. Ci siamo accorti che nel mercato dei libri è in atto una sorta di cambiamento, i librai non ci sono più, le grandi catene scelgono in modo uniforme che cosa mostrare, si registra un calo della narrativa. Ci sembrava un’ ottima sfida per offrire proposte diverse», risponde Ruggirello, che di professione è filmaker e con i suoi cortometraggi ha vinto più di un festival (ultimo, la targa d’ oro al Chicago international film festival nel 2010, per il documentario «Michelangelo, una passione eretica»). Gambetti ha invece una solida esperienza come editor. All’ inizio degli anni Novanta ha partecipato, a fianco di Castelvecchi, alla fondazione dell’ omonimo marchio, contribuendo al lancio di autori come Aldo Nove e Isabella Santacroce. Poi ha lavorato come free lance presso Einaudi Stile Libero, Fazi e DeriveApprodi. «Ora voglio recuperare quei lettori non omologati, che vivono la lettura come una terapia e considerano il libro come un territorio di libertà», dice Gambetti, che per il marchio si è ispirata al titolo del film cult di Ray Lawrence, «Lantana» appunto; e poi ha scoperto che la lantana è anche una pianta, dai bei fiori «volubili» e dalle foglie ispide. Lavora in casa, un grande appartamento all’ Esquilino, aiutata da quattro ragazze. «Fa parte delle strategie per sopravvivere - spiega - limitare al massimo i costi. Ma è anche una forma di filosofia: gli spazi mi permettono di dedicare un paio di stanze agli uffici, il gruppo di lavoro è formato da persone che vivono nel quartiere e alcune sono mamme, quindi con necessità di abbreviare i tempi di trasporto. Inoltre qui esiste una rete di scrittori e artisti, un laboratorio sociale che sta crescendo sotto i nostri occhi». In due mesi hanno già pubblicato sei volumi: «Musica e orologi», piccolo classico della letteratura argentina firmato da Alicia Steimberg; «Le memorie psichedeliche» di Peter Weissman, «Non ci lasceremo mai», dell’ esordiente Federica Tuzi, «Il tutù», descritto come «il libro più misterioso del XIX secolo», uscito nel 1891 a firma di una fantomatica Principessa Saffo e riscoperto una ventina di anni fa dall’ editore francese Tristram. Nella collana di saggistica, «Gaza. Il libro nero» di Reporters sans frontières e «Gazproom. Il nuovo impero» di Stefano Grazioli. I volumi verranno presentati oggi alle 11 presso il cinema Nuovo Sacher Largo Ascianghi 1, con gli attori Sandra Ceccarelli, Roberto Citran, Michele Alhaique e l’ autrice Federica Tuzi che ne leggeranno alcune pagine. Ad aprile, il lancio di nuova collana, «Lantana doc» (dvd più fascicolo), che propone una galleria di ritratti in video di personaggi dello spettacolo, della scienza, della letteratura e dell’ arte. Il primo è dedicato a Mario Monicelli.
Lauretta Colonnelli