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 2011  marzo 24 Giovedì calendario

IL TERREMOTO IN GIAPPONE PREOCCUPA I RIASSICURATORI

Il sisma giapponese avrà pesanti ripercussioni anche sulle compagnie di assicurazione. Esse subiranno un danno per una cifra compresa tra 25 e 35 miliardi di dollari (18-25 mld euro): così dicono le stime della società americane Eqecat e Air Worldwide, specializzate in modelli di rischio.
Spicca il conto salato abbattutosi sul colosso svizzero Swiss Re: 1,2 miliardi di dollari (0,8 mld euro), che tuttavia potrebbero essere perfino di più.
Il riassicuratore della Confederazione ha ammesso che le sue stime risentono di un’incertezza più alta del solito e che i primi calcoli potrebbero essere modificati in seguito. Una doccia fredda per Swiss Re, il cui conto legato alle catastrofi naturali nel primo trimestre è aumentato a 2,3 miliardi di dollari (1,6 mld euro) rispetto a un budget annuale di solo un miliardo di dollari, stando ai dati resi noti dalla banca tedesca Vontobel. In precedenza si erano verificate le inondazioni in Australia e il terremoto in Nuova Zelanda. Ecco perché l’impatto sul bilancio 2011 di Swiss sarà, con ogni probabilità, significativo.
Un’altra tegola si è abbattuta sulla compagnia tedesca Munich Re, numero uno mondiale del comparto riassicurativo. Pur ammettendo che l’accumulo di eventi infausti rappresenti un’importante minaccia, essa spera ancora di mantenere l’utile netto a quota 2,4 miliardi di euro nell’esercizio corrente. A condizione, però, che le perdite legate a circostanze fortuite rimangano al di sotto delle previsioni.
Sul versante francese, la compagnia Scor si attende un passivo derivante dal sisma nipponico non superiore a 185 milioni di euro pre-tasse. L’ultimo disastro non dovrebbe mettere in discussione la solvibilità del gruppo.
Per quanto riguarda gli assicuratori, l’americana Aig ha annunciato, per i primi tre mesi dell’anno, una perdita di un miliardo di dollari a causa delle varie catastrofi, inclusa quella accaduta nel Sol Levante. La tedesca Allianz ha comunicato che è troppo presto per fare una stima precisa delle ripercussioni del terremoto e maremoto che ha colpito l’arcipelago, osservando comunque che il Giappone è e rimarrà un mercato importante per tutte le linee di business. Il gruppo tedesco è attivo nei comparti degli edifici, delle fabbriche e dei porti in tutto il mondo. Infine, la francese Axa, poco esposta in Giappone, non ha ancora reso noto il conto a carico del settore vita.