Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  marzo 24 Giovedì calendario

STIPENDIO A TUTTO GAS

Meno di un anno fa, curiosando all’interno del sito internet, spiccava una cifra: 477.752 euro. Si trattava dello stipendio lordo annuale del presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Corrado Calabrò. Non sono passati nemmeno 365 giorni e adesso, se si va a controllare sullo stesso sito, si scopre che il compenso lordo annuale di Calabrò è salito a 528.492 euro.

La bellezza di 50 mila euro in più. Naturalmente sorge una domanda: ma non doveva scattare il taglio degli stipendi decretato dall’ultima manovra estiva predisposta dal ministro dell’economia, Giulio Tremonti? L’Agcom, interpellata sul punto, fa sapere che i 528.492 euro riportati ora on line fanno riferimento al compenso di Calabrò relativo al 2010. Ed è su questo, aggiungono dagli uffici dell’Authority, che si applicherà il taglio previsto dall’ultima finanziaria. Già, perché la manovra estiva ha previsto un taglio degli stipendi del 5% oltre i 90 mila euro e del 10% oltre i 150 mila. I 477.752 euro indicati fino al 2010, in pratica, si riferiscono allo stipendio lordo del 2009.

Insomma, lo stipendio di Calabrò, a stare a quanto dice l’Autorità, scenderà nel 2011. Del resto è questa la tempistica prevista dalla normativa. Rimane il fatto che, applicando le percentuali di taglio all’emolumento percepito da Calabrò nel 2010, si arriva alla conclusione che in ogni caso, quest’anno, il presidente dell’Agcom prenderà di più di quello che incassava nel 2009. E questo perché l’aumento di 50 mila euro lordi intervenuto tra il 2009 e il 2010 è maggiore del taglio che si applicherà ai 528.492 euro del 2010.

Stesso discorso sembra valere anche per gli altri componenti dell’Authority. Secondo le indicazioni riportate sul sito l’anno scorso, si trattava di un gettone lordo annuale di 398.127 euro. Che ora sono saliti a 440.410. Chi invece dà già conto su internet del taglio intervenuto è il presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà. Mentre infatti l’anno scorso l’emolumento era fissato in 512.900 euro, adesso lo stesso compenso lordo annuale è indicato in 475.643 euro. Evidentemente l’Antitrust ha già fatto riferimento all’impatto del taglio sullo stipendio del 2011.