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 2011  marzo 23 Mercoledì calendario

TWITTER È ESPLOSO IN SOLI 5 ANNI


Twitter compie cinque anni. Il servizio gratuito di social network, che permette agli utenti di comunicare tra loro in maniera sintetica attraverso brevi testi di 140 caratteri, è riuscito ad aggregare una comunità di 200 milioni di persone in tutto il mondo. Questo sistema è simboleggiato dal cinguettio (dall’inglese tweet) che denota gli aggiornamenti dei messaggi.
Il sito internet è stato creato il 21 marzo 2006 da Evan Williams, Jack Dorsey e Biz Stone.
Nell’arco di poco tempo Twitter è passato da una semplice piattaforma per la comunicazione ristretta a una rete di informazione globale. In alcuni casi le prime notizie di un evento sono state diffuse attraverso questo sistema, prima ancora che sui media tradizionali. Per esempio, nel novembre 2008 l’attacco terroristico di Bombay è stato comunicato in tempo reale su Twitter. Ancora, il 15 gennaio 2009 Janis Krums è stato il primo a ottenere un’immagine dell’aereo della compagnia Us Airways che aveva appena effettuato un ammaraggio a New York. Egli scrisse poche parole: «C’è un aereo nell’Hudson. Sono sul traghetto che va a cercare le persone. Folle». Le manifestazioni in Iran e la morte di Michael Jackson hanno anch’esse trovato una cassa di risonanza nel cinguettio virtuale.
Gli utenti di Twitter si inviano un miliardo di messaggi ogni settimana.
Gli investitori hanno capito che si tratta di un boccone ghiotto a livello di affari. In occasione della sua ultima raccolta di fondi, avvenuta in dicembre, la società era valorizzata 3,7 miliardi di dollari (2,6 mld euro). Ma, sul mercato grigio, a Twitter viene assegnato un controvalore di almeno 7 miliardi di dollari (4,9 mld euro). Il giro d’affari è stato stimato da eMarketer a quota 45 milioni di dollari (31,7 mln euro) nel 2010; per quest’anno è atteso un fatturato triplicato rispetto a quello di 12 mesi prima.
Una missione affidata a Dick Costolo, diventato amministratore delegato cinque mesi fa. Già consulente di Accenture, egli è il terzo a guidare Twitter dal momento della sua nascita. Prima di lui si erano cimentati in questo compito i cofondatori Dorsey e Williams: prima per disegnare i contorni del prodotto, poi per sviluppare il servizio ed estendere la sua adozione da parte del grande pubblico.
Ora serve un altro salto di qualità: fare di Twitter un’azienda che porta ricavi e profitti. Che riesce a camminare sulle proprie gambe dal punto di vista economico. Loro, gli utenti, si registrano gratuitamente. Non soltanto la gente comune ma anche personaggi famosi, che utilizzano il cinguettio per coltivare i contatti con i loro ammiratori.

Elisabetta Iovine, Italia Oggi 23/3/2011