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 2011  marzo 22 Martedì calendario

UOVA DI PASQUA ALLE STELLE COLPA DELLA COSTA D´AVORIO - C´è

una sorpresa amara per gli amanti del cioccolato. Con le uova di Pasqua già tra gli scaffali lo pagherà caro. Sono schizzati verso l´alto i prezzi di questo prodotto-simbolo della festività, soprattutto a causa delle tensioni in Costa d´Avorio e nelle quotazioni delle materie prime. Così il cacao ha raggiunto il picco più alto degli ultimi 32 anni.
Gli effetti si sentono: l´aumento per il consumatore dell´uovo di cioccolato può sfiorare il 20 per cento. Eccezioni certo, ma che sia di marca o low cost, il costo è alle stelle: il 9,3 per cento in più per un uovo medio di marca, il 9,7 per uno non di marca rispetto al 2009. A raccontare l´impennata nei listini è una rilevazione fatta lo scorso fine settimana dal Codacons. Si risparmia in supermercati e ipermercati in media il 30 per cento rispetto ai negozi tradizionali, e il 50 per cento negli hard discount. «Gli aumenti sono il risultato del rigonfiamento dei prezzi e delle speculazioni su cacao e zucchero», chiarisce Marco Donzelli, presidente del Codacons. «Con il prezzo del cacao cresciuto vertiginosamente per i problemi di leadership della Costa d´Avorio (ieri arrivato a 3189 dollari a tonnellata), che è il primo produttore mondiale, e lo zucchero la cui corsa agli aumenti si è fermata solo a febbraio». E avverte: «Il commercio abusa di queste pressioni nei prezzi nei mercati dove si può far leva sul benessere delle famiglie».
«Le aziende hanno chiesto variazioni nel listino dal 4 al 10 per cento, anche se Coop è impegnata contenerne il peso sul consumatore», conferma Francesco De Rose, category manager di Coop Italia per il settore dolciario, e racconta che a determinare il prezzo finale «è anche il tipo di sorpresa, i costi di trasporto e del packaging e, quest´anno, aumenti a due cifre riguardano anche i prodotti da forno come colombe».
Punta sulla sorpresa, la Preziosi Food, la seconda azienda nel mercato che commercia, tra l´altro, le uova coi Gormiti ed Hello Kitty. «I prezzi sono cresciuti - dice l´ad Donato D´Alessandro - per l´aumento del prezzo del cacao, che si aggiunge a quello attuato dai produttori di gadget certificati che arrivano dalla Cina, intorno al 20-30 per cento, e dai maggiori costi per le licenze come per il trasporto». Ma precisa: «Quelli di oggi si basano sulle quotazioni di 8 mesi fa, quando sono stati fatti gli ordini, ma è da escludere che i produttori abbiano fatto cartello perché nel mercato esistono diversi competitor». Per la storica Venchi, che è assente dalla grande distribuzione e acquista il cacao in Sud America, la guerra al rialzo dei prezzi si può superare puntando sull´aumento del volume e la diversificazione degli assortimenti per mantenere il miglior rapporto qualità prezzo. «Ha attuato un aumento medio tra i più bassi Lindt (il 3,5 per cento circa) senza compromessi su materie prime e processi produttivi», dice il direttore marketing Giuseppe Seccamani. «Bisogna fare delle scelte: noi sull´uovo Excellence - con il 70% di cacao puro - abbiamo compresso i margini di guadagno». Non si sa se i prezzi scoraggeranno gli appassionati. Positive le vendite di uova Bauli e Motta finora, dice il direttore vendite Corrado Chiarucci: «L´uovo è un prodotto rituale che va controcorrente: è difficile rinunciare a regalarlo ».