Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  marzo 22 Martedì calendario

BENZINA POMPE BIANCHE, PER VOCEARANCIO- IMPENNATE

Negli ultimi mesi il prezzo dei carburanti ha subito un’impennata. Il petrolio è schizzato oltre quota 100 dollari al barile, per non scendere più.

RECORD In Italia il nuovo record storico per la benzina si è registrato lunedì 7 marzo: al distributore la verde costava in media 1,568 euro al litro.

MILLE Lo scorso anno il guidatore medio italiano ha consumato mille litri di benzina, costata in media 1,37 euro al litro (dato Nomisma Energia).

RISPARMIARE Se la benzina dovesse stabilizzarsi su questi prezzi per il resto del 2011, ogni famiglia italiana subirebbe una stangata da 1.200 euro. Il calcolo è stato realizzato dalle associazioni dei consumatori che aderiscono a Casper. Eppure, nonostante i rincari, risparmiare sul pieno di benzina è possibile, basta un po’ di attenzione, tempo e soprattutto informazione, spesso reperibile online.

BIANCO Le pompe bianche, ovvero distributori indipendenti, senza marchio. Permettono di pagare benzina, diesel, gpl e metano fino a 6-7 centesimi in meno per litro: per un pieno di 50 litri fanno circa tre euro. In Italia sono presenti da pochi anni e sono circa duemila (non esistono ancora dati ufficiali), il 7-8% del totale dei distributori.

ELENCHI Per trovare la pompa bianca più vicina, il sito di Federconsumatori offre un elenco di tutti i punti vendita nel nostro Paese. Da questa lista si scopre che le regioni con la maggiore concentrazione di distributori low-cost sono Lazio, Marche, Emilia-Romagna e Lombardia.

APPLICAZIONI Prezzibenzina.it ha reso disponibile su App Store l’applicazione “Pompe Bianche”, che permette di localizzare tutti i distributori indipendenti della propria zona, con i relativi prezzi.

SEGRETI Come fanno queste pompe ad avere i prezzi inferiori alle multinazionali? Risponde Antonello Minciaroni di QuotidianoEnergia.it: «Dietro a questi distributori low-cost non c’è nessun trucco e nessun segreto. Più semplicemente comprano benzina e gasolio all’ingrosso, in uno dei 25 tra depositi e raffinerie dai quali tutti si riforniscono, ma dove, con i listini extrarete, il costo è inferiore dai 12 ai 15 centesimi al litro. Tolto un margine per le spese, e un minimo di utile da mettere in cassa, ecco che cinque centesimi da offrire come sconto saltano fuori facilmente. Del resto non hanno grandi oneri di gestione, viste le dimensioni ridotte che hanno quasi tutti gli indipendenti».

GERMANIA In Germania le pompe bianche hanno già conquistato il 25% del mercato.

COMPARARE Dal momento che i distributori indipendenti sono ancora una minoranza, un altro strumento per fare il pieno spendendo meno sono i siti che permettono di comparare i prezzi. Ecco i principali:

• Dal 1° febbraio sul sito del ministero dello Sviluppo economico è attivo il servizio di confronto fra i vari distributori. Per il momento copre solo le tratte autostradali, nei prossimi mesi dovrebbe estendersi a tutto il territorio nazionale. Come funziona: si compilano una o più voci presenti nel motore di ricerca, dall’autostrada alla provincia, dal tipo di carburante desiderato al nome dell’impianto. Come risultato esce fuori la lista dei distributori in ordine di prezzo.
• Pienorisparmio.it offre un confronto più ampio fra le stazioni di rifornimento. Il limite di questo sito è che, essendo aggiornato dagli stessi automobilisti, concentra il monitoraggio soprattutto intorno alle grandi città e a volte può risultare impreciso.
• Funziona allo stesso modo Prezzibenzina.it, che in più, grazie al servizio Google Maps, permette di visualizzare facilmente l’area della ricerca.

FAI-DA-TE Un modo per risparmiare facilmente sul prezzo della benzina è il fai-da-te. Negli orari diurni fare a meno dell’aiuto del personale fa scendere la spesa di circa 4-5 centesimi al litro (lo sconto varia molto da una compagnia all’altra).

IPERMERCATI Negli ultimi tempi si è diffusa anche l’accoppiata grandi ipermercati-distributori di benzina, i cosiddetti “distributori discount”. Carrefour, Conad, Auchan e Ipercoop hanno vicino a loro sempre più spesso pompe di benzina che offrono carburante a 5-6 centesimi in meno rispetto alla normale distribuzione. Gli sconti possono arrivare anche a 10 centesimi con le fidelity card del supermercato.

AUTO Altroconsumo ricorda poi che, per limitare le spese del carburante, è fondamentale che il veicolo che guidiamo sia in perfetta efficienza. Altrimenti, per ogni cinque pieni di benzina fatti, rischiamo di sprecarne uno. Una macchina in cattive condizioni consuma fino al 20% di carburante in più. Bisogna stare attenti, in particolare, alla pressione delle gomme, al trasporto di pesi inutili (come il portabagagli non utilizzato), ai filtri dell’aria in cattivo stato ecc.

GUIDA Anche lo stile di guida incide sul consumo di benzina (leggi qui l’articolo di VoceArancio proprio sulle economie di guida). Ovviamente, più lenti si va, più si risparmia. Un accorgimento da adottare sempre è usare le marce più alte, al minimo del regime. In città, per esempio, anziché la seconda o la terza al massimo della possibilità, inseriamo subito la quarta, ma usandola al minimo. Anche una guida regolare aiuta molto. Guidare con una velocità media, senza brusche accelerazioni e riprese, fa durare il serbatoio quasi il doppio.

RIVOLTE Ma sul prezzo della benzina al distributore quando incidono le rivolte mediorientali di questi mesi e la guerra in Libia? Pasquale De Vita, presidente dell’Unione petrolifera: «Quello che sta accadendo a Tripoli non è indifferente per il mercato petrolifero, ma non per un problema di approvvigionamenti, perché i barili libici che vengono a mancare sono compensati da altri Paesi, quanto perché sul mercato delle materie prime quando c’è qualche preoccupazione i primi a risentirne sono i prezzi. Una componente importante è sicuramente la speculazione».

BARILI Per l’economista e presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, «siamo in presenza di uno degli avvenimenti più gravi della storia dell’energia, con la sospensione delle esportazioni da uno dei principali paesi Opec. Per ora il prezzo del barile è salito poco sopra i 115 dollari e non è schizzato a 140 o 150 anche perché l’Arabia Saudita ha aumentato la produzione. Ma bisogna fare molta attenzione ai prossimi sviluppi».

ACCISE Tornando all’Italia, sul prezzo della benzina alla pompa pesano molto le tasse. Secondo un’indagine della Cgia di Mestre l’incidenza percentuale delle accise sul costo di un litro di benzina ha toccato nel nostro Paese il 55,1%, poco sotto la media europea, al 58,3%.

ACCISE/2 Altroconsumo ha chiesto apertamente al governo di alleviare l’effetto dei rincari a carico degli automobilisti attraverso la riduzione delle accise, spesso introdotte parecchi anni fa e che non avrebbero alcuna ragione di esistere. Gli esempi più eclatanti, l’accisa per la guerra d’Abissinia, del 1935, o quella legata alla crisi del Canale di Suez, nel 1956.