Americo Bonanni, varie, 22 marzo 2011
VIDEOSORVEGLIANZA, PER VOCEARANCIO
Il vecchio antifurto per proteggere case, uffici, negozi, garage non basta più. Si cerca una sicurezza maggiore rispetto a quella offerta dagli impianti più datati che spesso si limitano a far suonare una sirena, molte volte soltanto un tormento per i vicini.
Alle nuove tecnologie si chiede la possibilità di avere sempre, anche quando ci si trova in un altro continente, la situazione sotto controllo. Un antifurto che scatta per un qualche motivo non è un’informazione sufficiente. In caso di movimenti strani tutte le centraline moderne sono in grado di farci sapere via sms o telefono che qualcosa sta succedendo. Ma, quando si riceve un messaggio come “allarme intrusione zona soggiorno”, prima di agitarci, vorremmo saperne di più su che cosa sta effettivamente accadendo.
Il sistema migliore per controllare gli ambienti rimane la videosorveglianza, ovvero la possibilità di ricevere foto o addirittura video dal posto in cui l’allarme è scattato. E in questo campo le scelte, fino a poco tempo fa ristrette a costose centraline, sono aumentate notevolmente. I prezzi, di conseguenza, si sono abbassati. Come avviene sempre nel caso degli antifurto, la prima cosa da fare è valutare le cose che si vogliono proteggere. L’ufficio di avvocato o di commercialista, con pratiche e privacy da difendere, avrà necessità diverse rispetto a un’abitazione. Questo inciderà sul livello di professionalità richiesta, possibilmente con l’intervento di installatori specializzati, e sui costi da sostenere.
La scelta ideale per chi vuole una soluzione pronta, senza doversi impegnare in troppe operazioni di configurazione e di messa a punto, è rappresentata dalle nuove centraline dotate di registrazione digitale su disco rigido. Capaci di ricevere segnali video da più telecamere, in genere almeno quattro, possono immagazzinare centinaia di ore di video. Naturalmente nessuno vuole passare il suo tempo libero a rivedere filmati per capire cosa è successo in casa sua. La differenza fondamentale la fanno le tecnologie di motion-detection, che individuano i cambiamenti nell’immagine ricevuta e permettono alla centralina di reagire immediatamente inviando allarmi per posta elettronica o sms e attivando la registrazione video. A quel punto le possibilità sono due: farsi inviare una foto della ripresa fatta al momento dell’allarme oppure collegarsi via internet all’impianto. In questo modo si potrà seguire in tempo reale ciò che sta accadendo oppure si potrà rivedere il filmato registrato.
Per quanto riguarda gli impianti da installare negli appartamenti due esempi di questa tecnologia vengono dalla italiana Atlantis e dalla Foscam. La prima offre a poco più di 450 euro il sistema NetCamera Ethernet System 2, composto da quattro telecamere e da una centralina dotata di disco rigido. La seconda, a un prezzo maggiore (tra i 650 e i 700 euro) presenta il kit x4, anche questo dotato di quattro telecamere e di una centralina con HD recorder. Il kit Foscam si presenta con la connettività Ip in wi-fi. In altri termini, va a far parte della nostra rete internet di casa. Telecamere e centralina si configurano per l’accesso alla rete come fossero normali computer. La possibilità di usare il wi-fi è ovviamente un vantaggio perché ci eviterà di installare cavi di rete in tutte le postazioni. I due kit prevedono il controllo remoto, ormai diffuso per tutte le centraline del genere, non solo da computer, ma anche da smartphone e tablet.
Se il sistema chiavi in mano non fa per noi e magari vogliamo cimentarci nel fai da te, la soluzione alternativa è l’uso di singole telecamere, che cioè non dipendono da una centralina. Naturalmente le macchine professionali, con alta qualità video, costano alcune centinaia di euro. In commercio si trovano però anche modelli non professionali, comunque adatti a capire che cosa sta succedendo in un ambiente, a prezzi abbordabili. Attorno ai 100 euro è possibile acquistare telecamere Ip, quindi collegabili direttamente alla rete. Il costo effettivo sarà però determinato dalle caratteristiche desiderate. Una telecamera fissa andrà bene in un ambiente piccolo e al chiuso. Ma potremmo desiderarne una capace di muoversi e di zoomare a comando. Oppure potrebbe servirci un modello adatto agli ambienti esterni. Le telecamerine disegnate per interni si rovinerebbero molto rapidamente se usate in giardino o sul vialetto di ingresso di una villa perché esposte a escursioni di temperatura, umidità, raggi solari e altri agenti. Anche la capacità di riprendere immagini al buio è da tenere in considerazione, con la scelta di telecamere specificamente sensibili all’infrarosso oppure dotate di led illuminatori, sempre infrarossi. Infine, come per i kit, la capacità Wi-fi è da tenere in considerazione, sempre per evitare di stendere cavi in giro per la casa, e può valere l’investimento di qualche decina di euro in più.
La Kraun offre come modello base la VGA Wireless Day & night a circa 130 euro. A poco meno di 180 euro c’è il modello pan/tilt motorizzato; la versione per esterni costa poco più. Il software MKraun view, disponibile per Windows, Android e iOS, aiuterà non solo a vedere le riprese, ma anche, nel caso di modelli motorizzati, a guidare la telecamera con il solo tocco delle dita sul tablet. Prezzi inferiori per la Tp-Link, che a 99 euro presenta la sc3130g, fissa, ma dotata persino di un piccolo altoparlante che, in teoria, permetterebbe di “parlare” con gli intrusi. Entrambe le proposte hanno un sistema di motion-detection che le fa entrare in azione quando rilevano un movimento nel campo di ripresa.
Nel caso di singole telecamere bisogna tenere presente che le più economiche non hanno capacità di collegarsi alla rete gsm, quindi niente sms: gli allarmi viaggeranno su e-mail. Inoltre, se non è disponibile un software specifico fornito dall’azienda, il controllo avverrà con un normale web browser. E questo apre un serio problema di sicurezza. Le IP cam inviano le immagini dentro una normale pagina web. E lo fanno sempre, anche se non c’è stato il movimento che ha fatto scattare la mail di allarme. Si comportano insomma come un sito internet. In questo modo, però, possono essere intercettate dai motori di ricerca. Cercando su Google alcune righe di testo caratteristiche di ciascuna telecamera (in alcuni casi il nome del prodotto, ma anchealcune frasi identificative facilmente reperibili su Internet), avremo un elenco di webcam che stanno trasmettendo e che sono a disposizione, non solo del proprietario. Così, almeno in teoria, è possibile che qualcuno trovi la nostra e dia una guardata approfondita alla nostra casa. È indispensabile, quindi, configurare una password di accesso alla ripresa, possibilità offerta da tutte le IP cam.
Sia nel caso di centraline che di semplici IP cam, un problema che incontreremo è come far uscire le immagini dalla nostra rete di casa. Naturalmente le immagini fisse viaggeranno sulla stessa e-mail. Ma se vogliamo vedere il video in tempo reale, o accedere a una sequenza registrata, dovremo scegliere tra due possibilità. La prima è usare siti web ai quali la telecamera invierà il flusso video. Noi potremo accedere sotto la protezione di una username e password. Un esempio è Cameramanager (http://www.cameramanager.com). I prezzi non sono bassissimi: partono da 180 dollari l’anno.
Oppure, un po’ più complesso ma sicuramente economico, possiamo configurare la nostra rete in modo da accedere direttamente alla telecamera, o anche alla centralina del kit che abbiamo acquistato. Bisognerà entrare nella configurazione del router Adsl di casa e sistemare il servizio NAT o Virtual server in modo che gli accessi dall’esterno siano indirizzati direttamente all’IP della telecamera sulla rete casalinga. A quel punto basterà digitare sul nostro browser l’indirizzo internet pubblico di casa per vedere la ripresa. Ma questo indirizzo non è sempre lo stesso: la maggior parte delle connessioni internet usa un IP dinamico, che cambia di tanto in tanto. Come facciamo a ritrovarlo ogni volta? Una soluzione semplice è usare un servizio gratuito come No-ip (www.no-ip.com). Ci registriamo, inventiamo un nome (ad esempio il nostro nome seguito da no-ip.info) e facciamo in modo che il nostro router informi costantemente il servizio di quando viene cambiato il suo indirizzo. Quasi tutti i router Adsl più recenti hanno questa funzione incorporata. A quel punto, in qualsiasi parte del mondo saremo, digiteremo il nome che abbiamo creato su No-ip e apriremo istantaneamente la pagina web della telecamera di casa nostra.