Luca Peretti, varie, 22 marzo 2011
TELESPETTATORI SUL WEB, PER VOCEARANCIO
Il legame tra televisione e internet diventa sempre più stretto e i principali operatori si attrezzano: i pacchetti pronti a soddisfare le esigenze del pubblico aumentano giorno dopo giorno. Mediaset, Telecom, Fastweb, Sky hanno messo a disposizione degli utenti una programmazione talmente ampia che fare la scelta giusta a volte è quasi difficile.
Molte reti televisive offrono da tempo la possibilità di seguire i propri programmi su internet. Lo fanno per esempio la Rai, sul suo portale alcune trasmissioni si possono guardare in diretta, e Mediaset, che ne mette a disposizione molte dal giorno dopo. Anche La7.it ha una programmazione ricca, con l’intero palinsesto della giornata visibile on demand e le repliche delle trasmissioni andate in onda nell’ultima settimana. Se quindi da una parte si può vedere la televisione direttamente sul computer (come abbiamo raccontato in un altro articolo di VoceArancio, http://vocearancio.ingdirect.it/?p=54448), dall’altra sta diventando sempre più reale la possibilità di accedere alla rete direttamente da televisori che presentano determinate caratteristiche.
«Mi si è rotta la vecchia tv a tubo catodico e ne voglio comprare una al plasma. Ho letto su alcuni siti di produttori che hanno inventato la internet tv e volevo sapere a cosa serve e come si usa» (domanda di Faissal su Yahoo! Answers). Risposta: «Sono tv con cui puoi navigare in internet senza bisogno di pc collegandole al modem oppure tramite wi-fi».
Che cosa sono le internet tv: in pratica, televisori che permettono di accedere alla rete. Tra le tv con internet già integrato: i modelli Bravia di Sony, i Samsung 2009 delle serie LCD/Plasma 650 e LED 7000 e loro versioni successive, LG Electronics Internet-enabled con nuovi aggiornamenti Netcast ecc. Secondo iSupply più di un quarto dei televisori venduti negli Usa a gennaio erano abilitati alla connessione internet.
La funzionalità Internet@TV, presente su tutti i televisori Samsung a partire dalla serie 650 o LED 7000. Permette l’accesso ai servizi informativi nazionali e internazionali, ai social network, al client VoIP Skype, ai video di YouTube ecc. Samsung ha da poco stretto accordi con fornitori di contenuti per creare nuove applicazioni.
Sul mercato ci sono anche parecchi set-top-box, in pratica decoder che si collegano ai televisori compatibili e che permettono di accedere ai contenuti disponibili in rete. Ad accomunare tutte le diverse proposte un unico elemento: la necessità di una connessione internet a banda larga.
Vediamo nel dettaglio le offerte proposte dai maggiori operatori.
Telecom ha da poco presentato Cubovision, un set-top box che si collega alla tv tramite una presa scart e a internet con il wi-fi. Che cosa offre: 1.500 ore di video on demand (cioè a richiesta) e 200 titoli al mese tra film, serie tv, concerti, cartoni animati ecc. Prezzo del noleggio dei film: da 0,99 a 4,99 euro l’uno per 24 ore. Cubovision può anche essere usato come un videoregistratore, permette di seguire la borsa in diretta, di migliorare il proprio inglese con un corso DeAgostini ecc. In commercio da dicembre, costa 199 euro (si può pagare anche in 36 rate da 5,50 euro fatturabili direttamente in bolletta).
Home Pack di Sky e Fastweb mette insieme i canali satellitari di Sky e i servizi internet e voce di Fastweb. Con 64 euro al mese si ha diritto allo Sky Pack (calcio, sport e cinema), a due Channel Pack (news, musica, bambini, intrattenimento ecc.), a internet illimitato e a chiamate senza limiti verso numeri fissi. Al momento (entro oggi, 23 marzo) l’abbonamento costa 29 euro al mese. Prima di abbonarsi è necessario verificare se la propria zona è coperta da Fastweb.
Le novità legate a quella che è stata definita tv on demand, tv a richiesta, vedono protagoniste anche molte aziende televisive che, per frenare la perdita di ascolti che da qualche anno ha cominciato a colpire le tv generaliste, hanno deciso di muoversi e di mettere a disposizione dei telespettatori, oltre ai vecchi palinsesti, ma anche un’offerta su misura.
Mediaset ha da poco lanciato Mediaset Premium Net Tv, un servizio, riservato agli abbonati Mediaset Premium che permette di vedere cinema, serie tv, cartoni animati, documentari, calcio, anche in HD, oltre ai programmi delle reti Mediaset degli ultimi sette giorni. In più Premium Net Tv permette di noleggiare via telecomando, in contemporanea con l’uscita in dvd, gli ultimi film di Warner, Universal, Medusa e 01 Distribution. Le soluzioni d’abbonamento sono varie. I film in prima visione costano 2,99 euro l’uno. Se non si è sicuri, ci si può registrare al sito di Mediaset Premium e provare per un mese il servizio prima di decidere se aderire o no (anche questo è riservato agli abbonati di Mediaset Premium). Premium Net Tv ha però un limite: può essere usata per non più di sessanta ore mensili, circa due ore al giorno.
L’arrivo di Mediaset in questo settore è stato decisivo: significa infatti che anche i grandi player hanno visto nella rete il futuro della televisione. Se n’erano già accorti in molti, soprattutto negli Usa, dove i servizi on demand di tv e cinema sono già ben rodati. Due in particolare: Hulu (di proprietà di Murdoch) e Netflix, che, sul fronte del cinema, devono vedersela anche con il nuovo servizio di streaming offerto da Amazon.
Nello scenario non mancano anche i produttori di hardware che hanno iniziato a vedere in questo settore una straordinaria opportunità. Sul campo ci sono infatti anche Google con la sua Google Tv, Apple con la Apple Tv e Sony con Qriocity.
La GoogleTv ha debuttato negli Stati Uniti nell’ottobre 2010 in collaborazione con Sony, Logitech e Adobe. Che cosa offre: «Lo schermo televisivo si tramuterà facilmente in un motore di ricerca (ehm… NEL motore di ricerca) e ci darà accesso a qualsiasi cosa cercabile, guardabile e scaricabile dal web. Ciò vuol dire che, se per caso volessimo vedere l’ultima puntata di Fringe e ci volessimo, al tempo stesso, anticipare il finale potremmo farlo facilmente riducendo lo schermo della tv ed aprendo una pagina di un sito web qualsiasi che ci racconti per filo e per segno la puntata che stiamo guardando» (dal blog ninjamarketing.it). Completamente gratuita, sarà disponibile in Europa alla fine dell’anno.
La Apple Tv permette di vedere sul proprio televisore video musicali, foto e altro direttamente da iTunes o da Youtube. Noleggiare un film costa 2,99 euro, prezzo che sale a 3,99 per una pellicola in alta definizione. Acquistabile online o negli Apple store, costa 119 euro.
Sony ha lanciato in Europa Qriocity, una piattaforma di servizi d’intrattenimento che permette di noleggiare e guardare film (prezzo per pellicola: da 2,99 a 4,99 euro) per le nuove uscite (i film in HD sono un po’ più cari, si va da 3,99 a 4,99 euro) e, attraverso il servizio Music Unlimited, di accedere in streaming a un catalogo di oltre sei milioni di brani (costo base per questo servizio: 3,99 euro).
Tutte queste novità dimostrano che il mondo della televisione sta radicalmente cambiando, e gli sviluppi sono ancora imprevedibili. Quello che è certo è che vi è stata una moltiplicazione dell’offerta, e di conseguenza si va verso una sempre maggiore costruzione del proprio palinsesto: una programmazione che diventa quasi personale, data l’ampiezza dell’offerta cui si ha accesso, mentre si abbandona il rito collettivo del guardare lo stesso programma alla stessa ora. Insomma, abituiamoci all’idea che la televisione non si veda più necessariamente sul televisore di casa, e che palinsesti, prime time, orari fissi e appuntamenti, siano cose che tenderemo pian piano a dimenticare, per vedere quello che vogliamo, quando vogliamo, come vogliamo. Il rischio e lo svantaggio è quello di perdersi in questo mare di canali e di offerte. Ma la grande risorsa è il potere di vedere non solo molti più programmi e trasmissioni, ma anche di programmarli quando si vuole: è sempre di più l’utente a decidere.