Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  marzo 20 Domenica calendario

USA: NEWS ONLINE BATTONO LA CARTA

Il web ha realizzato due sorpassi importanti nel mondo dell’informazione nel 2010: secondo il rapporto The State of Media News, negli Usa il numero di persone che si informano online ha superato quello dei lettori dei quotidiani tradizionali di carta, e lo stesso vale anche per gli introiti pubblicitari.
«La migrazione sul web sta accelerando», ha dichiarato Tom Rosenstiel, direttore del Project for Excellence in Journalism, aggiungendo che «la diffusione dei tablet e degli smartphone si sta solo aggiungendo a questo fenomeno». Secondo lo studio, il 47% degli americani si informa attraverso smartphone o tablet, ma solo il 10% di questi ha scaricato una «app» (applicazione) a pagamento di qualche testata. L’informazione digitale non ha ancora trovato la soluzione per sostenersi: le entrate dei giornali Usa nel 2010 sono scese del 6 per cento e se è vero che la pubblicità online è salita fino aun valore di 25,8 miliardi di dollari nel 2010 (eMarketer), di questa torta ancora poco va a chi genera notizie, mentre circa il 48% è investita nel cosiddetto «search advertising», cioè la pubblicità legata alle ricerche online.
In questo contesto, gli occhi sono puntati sulla scelta di alcune testate importanti come il Times e il New York Times , che ripropongono l’accesso a pagamento alle proprie notizie online anche se al momento le risposte del pubblico non sono incoraggianti. In Italia i dati sul valore della pubblicità online sono per ora ancora molto più bassi rispetto agli Usa: si prevede che il miliardo di euro raggiunto nel 2010 triplichi entro il 2014; ma la raccolta pubblicitaria dei giornali stampati nonostante la crisi vale ancora il doppio rispetto a quella online.