Carlo Petrini, la Repubblica 15/3/2011, 15 marzo 2011
Ricordo di Tonino Guerra ai tempi in cui lavorava con Fellini ad Amarcord: «Veniva sempre a suonarmi il campanello e io lo facevo aspettare
Ricordo di Tonino Guerra ai tempi in cui lavorava con Fellini ad Amarcord: «Veniva sempre a suonarmi il campanello e io lo facevo aspettare. Una volta scendo e lui era là che guardava fisso l’ingorgo delle macchine che c’era in strada. Lo chiamo e mi dice: “Oddio mi hai rovinato i dieci minuti più belli della mia vita!”. Vuole il caso che quando ritorno a casa riattraverso l’ingorgo e una macchina nera mi striscia. Io impreco, mi giro e mi trovo davanti a papa Giovanni XXIII. Resto bloccato con le mani in alto davanti a questo faccione con le grandi orecchie che mi sorride un po’, poi mi benedice come se spaccasse un cocomero e quindi la macchina va via».