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 2011  marzo 21 Lunedì calendario

E adesso taroccano perfino il sogno delle figurine Panini - Nella stessa collezione, que­sta si che è una vera rarità, c’era­no Pelè, Best e Beckenbauer

E adesso taroccano perfino il sogno delle figurine Panini - Nella stessa collezione, que­sta si che è una vera rarità, c’era­no Pelè, Best e Beckenbauer. Ma il più pagato era lui Faustino Gof­fi, classe 1945, attaccante del Pa­dova, serie B, figurina in basso a sinistra, poche partite giocate, po­chi gol. Guardava altrove. Ma su e-bay per lui, qualche anno fa, si scatenò un’asta che manco per Cristiano Ronaldo: venduto per 121 euro, duecentoquarantamila lire di una volta per il santino di un album che tutto insieme vale­va due lire e mezzo. Più di Pierlui­gi Pizzaballa, l’Introvabile per de­finizione, più del Fe­roce Saladino, pri­mula rossa del Ven­tennio. La Guardia di Finanza ha spezza­to un’incantesimo. La figurina rara, l’araba Fenice, che vi sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa, non esiste più. Al massimo il suo taroc­co, replicabile all’in­finito. Perchè nella contabilità degli ol­tre 110 milioni prod­otti contraffat­ti sequestrati in Italia nel 2010 dal­la Guardia di Finanza insieme a ricambi auto, caschi, farmaci, co­smetici e bigiotteria, insomma un po’ sempre le solite cose, ci sono anche loro, le insospettabili: le fi­gurine Panini. Molto ben contraf­­fatte, come nella Banda degli one­­sti, ma false come Giuda. Per sal­vare il pezzo unico la Panini l’an­no scorso ha risarcito con i veri chi si è ritrovato in mano i falsi e sul sito ha aperto una guida per smascherare i bugiardi. Perchè la figurina rara è sacra da generazio­ni e generazioni e più di tremila inserzionisti si mettono in pelle­grinaggio ogni giorno per trovar­ne una on line. Il traffico dei falsi, segno dei tempi, è stato stronca­to, ma i tempi sono cambiati lo stesso. A cinquant’anni compiuti que­st’anno, la figurina non è più una vecchia signora appicicaticcia. Ha cambiato look, orizzonti, lin­guaggio e ora sembra una ragazzi­na globale e ipertecnologica: ha un canale su youtube, uno spazio su Facebook, si veste metallizza­ta, in raso, va in giro autografata in originale, si mostra da playcard elettronica da visualizzare sul computer. Ma anche tu, se vuoi, puoi diventare figu come lei: clic­chi sulla sezione on line MyPani­ni e ti fai l’album personalizzato tutto da solo. Il calciatore (cioè tu...) è finto ma la figu è originale. Come Rambo la figurina è soprav­vissuta agli agguati del tempo, senza rinunciare a restare se stes­sa: un santino pagano, una picco­la galleria d’arte. É la memoria ta­scabile del calcio ma il suo mito ha attraversato come Highlander l’alba del nuovo millennio. E non è mai stato così in forma. Fattura­to di 543 milioni di euro, distribu­zione in più di 100 paesi, 6 miliar­di di figurine l’anno, un miliardo di bustine che messe una in fila all’altra fanno 390 milioni di chilo­metri, quattro in meno della di­stanza che corre dalla Terra alla Luna. Le rivoluzioni del calcio moder­no, il mercato sempre aperto, ha capovolto la filosofia delle vec­chie collezioni ma l’azienda si è adeguata velocemente all’era in­ternet, alla new economy, alla nuova frontiera.E quest’anno per il mezzo secolo ha ristampato l’in­trovabile Pizzaballa. E che sia fini­ta un’epoca lo dimostra il fatto che per esempio io ce l’ho già dop­pia...