Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  marzo 21 Lunedì calendario

Il Paese con l’adsl più cara al mondo - Il Turkmenistan non è un paese per internauti. Il piccolo paese dell’Asia Centrale è ricco di petrolio, ma povero di connessioni

Il Paese con l’adsl più cara al mondo - Il Turkmenistan non è un paese per internauti. Il piccolo paese dell’Asia Centrale è ricco di petrolio, ma povero di connessioni. I pochissimi accessi alla Rete della nazione sono i più costosi del mondo. Un abbonamento illimitato, ad alta velocità, lo standard per molti Paesi occidentali, costa 6.821 dollari al mese. Una cifra che diventa ancora più spaventosa se si considera che il salario mensile medio di un cittadino del Turkmenistan è di 200 dollari. C’è da dire che ci sono anche "offerte" più convenienti: 43,12 dollari al mese, per un accesso limitato a 2Gb al mese, con una banda a 64 kbps. Per chi ha queste connessioni limitate, è praticamente impossibile navigare di giorno, si sblocca qualcosa in Rete soltanto di notte, almeno per controllare e mandare posta elettronica e visitare i siti (ovviamente solo quelli autorizzati). I problemi per gli appassionati di Internet non finiscono qui. Il tasso di democrazia è tra i più bassi del mondo. Il presidente Saparmurat Niyazov era stato nominato a vita, prima della sua morte, nel 2006. Aveva bandito il circo e l’opera in quanto non sufficientemente turkmeni. Il suo successore, Gurbanguly Berdymuhamedov, ha ammorbidito gli aspetti più aspri del regime e il culto della personalità per il presidente. Qualcosa si sta sbloccando nel paese. Ma Internet non è ancora una terra libera. Vengono bloccati tutti i siti nei quali ci sono articoli critici nei confronti del Turkmenistan, e anche i social network come Facebook e Twitter. E’ insomma interdetto ogni spazio di libertà. Gli unici a essere garantiti, relativamente, sono gli stranieri, che possono usare internet dai grandi alberghi e dalle sedi delle organizzazioni internazionali e delle multinazionali. Un’alternativa per i turkmeni sono gli Internet point. I primi sono stati aperti nel Paese, sotto sorveglianza dell’esercito, nel 2007. In questo modo, un’ora di Internet in un café della capitale, Ashgabat, costa poco più di un dollaro.