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 2011  marzo 19 Sabato calendario

LA NOTTE DELLA LUNA GIGANTE

Questa sera la Luna sarà piena alle 19,10 e un’ora dopo, alle 20,08, si troverà a 356.575 chilometri da noi, cioè a una distanza abbastanza prossima alla minima possibile. Inoltre nel corso della notte la Luna piena salirà alta nel cielo. Le tre coincidenze aumenteranno di una quantità quasi impercettibile la sua luminosità e il diametro apparente. Questa è la notizia. Il resto – che forse leggerete su altri giornali o sentire alla tv - è leggenda.
In realtà non è vero che l’avvicinamento alla Terra e la luminosità di questa sera abbiano qualcosa di eccezionale. E’ sbagliato pensare che tutto ciò favorisca l’osservazione al telescopio della superficie lunare. Ed è terroristico insinuare l’idea, come fanno certi siti web, che l’avvicinamento comporti qualche rischio (per esempio di terremoti).
Incominciamo dalla distanza. L’orbita della Luna intorno alla Terra è ellittica. Quindi a ogni lunazione, cioè ogni 29 giorni, il nostro satellite transita nel punto più vicino a noi (perigeo) e in quello più lontano (apogeo). Distanza minima e massima però non sono costanti. L’attrazione del Sole e altri fattori stiracchiano l’orbita lunare. Per questo il perigeo oscilla intorno a 363.300 chilometri. Il perigeo più stretto, cioè la distanza minima possibile, è di 356.371 km, duecento di meno rispetto al preteso record di questa sera. Il quale non è affatto un record. Nel millennio che va dal 1548 al 2479 per 14 volte la Luna passa a meno di 356.425 km, e un centinaio di volte alla distanza di questa sera.
Sono dati ottenuti con la migliore teoria per calcolare la distanza della Luna oggi disponibile, la ELP2000/82 del Bureau des Longitudes di Parigi, che tiene conto di 9618 fattori periodici, alcuni dei quali incidono appena per 2 centimetri. Tanta precisione oggi può essere verificata. Si fa con un raggio laser sparato verso gli specchietti lasciati sulla Luna dagli astronauti quarant’anni fa. Dal tempo di andata e ritorno del raggio di luce si ricava la distanza con l’incertezza di qualche centimetro.
Diametro. E’ vero che quando la Luna è più vicina il suo diametro risulta più grande, come succede per qualsiasi oggetto. Ma per i nostri occhi non è così. A prescindere dalla distanza, la Luna ci appare più grande quando è bassa sull’orizzonte. Ciò dipende da una illusione ottica già studiata dall’allievo di Galileo padre Benedetto Castelli e poi è chiarita dallo psicologo Mario Ponzo verso il 1930. Luna, Sole, costellazioni, ci sembrano più grandi quando sfiorano l’orizzonte perché il nostro cervello tende a sovrastimarne le dimensioni per confronto con il paesaggio e gli oggetti terrestri.
Luminosità. Una distanza ridotta rende la Luna un po’ più luminosa perché aumenta la superficie apparente che riflette la luce del Sole, ma contano assai di più l’altezza sull’orizzonte e la trasparenza dell’aria.
Osservazione al telescopio. La Luna piena è la più sfavorevole agli astrofili perché in questa fase la luce solare non proietta ombre. Quindi montagne, crateri e valli si appiattiscono, diventando pressoché invisibili.
Infine, il rischio terremoti. L’attrazione lunare (marea) varia di poco tra un perigeo stretto e uno largo. In ogni caso, questo non è particolarmente stretto. Prendete nota: rispetto a questa sera la Luna sarà di 200 km più vicina nelle seguenti prossime date: 6 dicembre 2052, 29 gennaio 2116, 9 febbraio 2134, 22 dicembre 2238. Il record vero del millennio si avrà l’1 gennaio 2257 con una distanza di 356.371 da centro a centro dei due corpi celesti. Auguri.