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 2011  marzo 19 Sabato calendario

Stella Paroni, 91 anni. Originaria di Cremona ma residente a Castelvetro Piacentino, vedova, fra qualche giorno sarebbe tornata nella città natìa per vivere in casa della figlia ed era tutta contenta perché non ne poteva più del vicino Giovanni Badalotti, 42 anni, che abitava al secondo piano, proprio sotto il suo appartamento, e di continuo trovava un motivo per discutere con lei e farle i dispetti

Stella Paroni, 91 anni. Originaria di Cremona ma residente a Castelvetro Piacentino, vedova, fra qualche giorno sarebbe tornata nella città natìa per vivere in casa della figlia ed era tutta contenta perché non ne poteva più del vicino Giovanni Badalotti, 42 anni, che abitava al secondo piano, proprio sotto il suo appartamento, e di continuo trovava un motivo per discutere con lei e farle i dispetti. Costui, pluripregiudicato con precedenti per violenze sessuali su minori, giardiniere per conto del comune di Castelvetro, seguito dai servizi sociali, l’altra sera le fece una scenata per il volume troppo alto della televisione e poi le tolse la luce abbassando la leva del contatore. La donna trovandosi al buio aprì la porta di casa e allora quello, che l’aspettava proprio dietro la porta, la spinse dentro e le strappò di dosso tutti i vestiti con l’idea di stuprarla. La Paroni si difese come potè, lui la riempì di calci e pugni in testa e poi, ancora viva, la buttò dalla finestra. Quindi scese in strada, caricò la salma nuda su una carriola, la coprì con un lenzuolo, e in compagnia del suo cane l’andò a gettare in una discarica lì vicino. Quindi come nulla fosse se ne andò a dormire, e quando il giorno dopo fu trovato il cadavere s’unì al capannello dei compaesani incuriositi. Verso le 4 della notte tra sabato 19 e domenica 20 marzo nel quartiere Aldo Moro di Castelvetro Piacentino. Quando si è sparsa la voce del ritrovamento di un cadavere, in tanti sono andati sul canale per vedere o sapere qualcosa: tra questi anche il presunto assassino, notato nel capannello di curiosi. Intanto una figlia della donna morta era giunta da Cremona per farle visita e, entrando in casa, aveva notato tracce di sangue, dando a sua volta l’allarme. Il pregiudicato è stato fermato dai carabinieri mentre stava rientrando a casa. I militari non avrebbero dubbi che si tratti proprio dell’assassino e, in attesa di un esame del cadavere, sospettano che il movente possa essere stata la violenza sessuale, anche se non si è in grado di dire che sia stata consumata. Possibile movente anche i rumori molesti Ma, se il movente della violenza sessuale resta quello più accreditato nelle prime valutazioni degli investigatori, non si esclude che l’omicidio possa essere stato scatenato da un banale litigio per rumori molesti di cui Stella Paroni si sarebbe lamentata con il vicino. Per costringerla ad aprire casa alle 4 di notte - non è ancora chiaro se per stuprarla o per farle del male - come avrebbe già fatto un’altra volta, l’uomo le avrebbe staccato il contatore della luce. La donna per rimediare ha spalancato l’uscio, facendo così entrare involontariamente il suo assassino. Almeno così raccontano alcune persone che erano consapevoli dei litigi per la televisione alta a tutte le ore. Ma è una versione che non convince gli investigatori: al di là dei precedenti specifici, l’uomo, che avrebbe già fatto alcune ammissioni sull’omicidio, ha completamente denudato la sua vittima e poi l’ha uccisa con una violenza non usuale per banali litigi di condominio.