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 2011  marzo 18 Venerdì calendario

Inutile cercare notizie storiche Sono lasciate ai rivali sul web - Si raccontava ieri su queste pagine di come il nuovo portale della Treccani ri­mandi troppo spesso e in­spiegabilmente a Wikipedia, nono­stante un investimento iniziale di due milioni di euro per dare «a tutti gli italiani» una versione on line del­la leggendaria enciclopedia

Inutile cercare notizie storiche Sono lasciate ai rivali sul web - Si raccontava ieri su queste pagine di come il nuovo portale della Treccani ri­mandi troppo spesso e in­spiegabilmente a Wikipedia, nono­stante un investimento iniziale di due milioni di euro per dare «a tutti gli italiani» una versione on line del­la leggendaria enciclopedia. In par­te la cosa è comprensibile: le cono­s­cenze galoppano a un ritmo verti­ginoso, la Treccani ha affrontato la sfida di Internet in ritardo e per giunta senza l’aiuto gratuito della massiccia comunità di internauti che invece ha compilato diligente­mente (e qualche volta, come ab­biamo documentato, faziosamen­te) la concorrente Wikipedia. E poi, forse, c’era da uscire in tempo per i festeggiamenti del 150esimo dell’Unità. Ma appunto. Se nessuno, tenendo conto di tut­to ciò, chiedeva alla Treccani una voce su Philipp Mainländer (oscu­ro ed eccentrico seguace di Scho­penhauer morto suicida nel 1876), era almeno auspicabile che le se­zioni sulla nostra storia patria fosse­ro almeno più che competitive ri­spetto a quelle della «globish» e ta­lora superficiale, quando non sini­­strorsa, Wikipedia. Non è accadu­to nemmeno questo. Su Treccani.it, infatti, i risultati della ricerca per «Foibe», «Porzûs», «via Rasella»e«Strage dell’ospeda­le psichiatrico di Vercelli » rimanda­no tutti a Wikipedia, come anche, fuor dall’Italia, «massacro di Ka­tyn ». Mentre la voce enciclopedica per «Fosse Ardeatine» non riman­da a nulla, perché proprio non c’è. L’espressione, però, appare nelle voci «Priebke» (e ci mancherebbe) e di altri coinvolti nel massacro e gli viene persino dedicata una riga quando, anziché sotto enciclope­dia, la si cerca sotto vocabolario. Se si ha bisogno, poi, di sapere qualco­sa sull’«Organizzazione Gladio», bisogna cercare altrove nel web, perché sul sito Treccani viene men­zionata di sfuggita- mezza riga- so­lo nella biografia di Cossiga (nella quale però, e lui ne sarebbe conten­to, può apparire di tutto). Va peg­gio per «Strage di Piazza Fontana»: meno di mezza riga indiretta sotto «Servizi segreti», poi il vuoto. Se un liceale volesse farci una tesina di mezza pagina, non avrebbe mate­riale (però c’è il link a Wikipedia). «Strage di Ustica»: idem. Treccani menziona «Ustica» solo nella voce «Sicilia»,come«isola minore circo­stante »insieme a Eolie,Egadi,Pela­gie, Pantelleria. E sotto la voce «Marco Paolini». Se necessitate di ulteriori informazioni, «wikipedia­te » e sarete soddisfatti. Per la voce «Cesare Battisti» (il terrorista, non l’irredentista)e«Mani Pulite»siete pregati di fare lo stesso. Però c’è la voce«Roberto Saviano».Mah.Mo­tivi di marketing? E poi, inevitabile per i nostri tem­pi, c’è la tendenza alla politica sur­rettizia e virale. Possiamo chiamar­la solo così. Non si capisce perché, altrimenti, tra i risultati per «Lega Nord» debba apparire in bella evi­denza la citazione di Umberto Eco: «Cosa è il leghismo se non la storia di un movimento che non legge?». Anche Wikipedia ha il vezzo delle «wikiquote», ma almeno biparti­san (non sempre). A proposito, la definizione del vocabolario Trecca­ni per «celodurismo» è «tendenza ad assumere, nelle decisioni della politica, atteggiamenti di brutale radicalità e intransigenza, anche a costo di essere sboccati e volgari». E da dove viene la citazione vicino alla voce «Antonio Di Pietro»: «La Forleo va difesa, non va resa indi­fendibile »? Perché questa dichiara­zione per illustrare «chi è» Di Pietro e non un’altra?Misteri enciclopedi­ci. Insomma, la Treccani on line ne­ce­ssita di un sostanzioso aggiorna­mento, se non proprio di una rein­gegnerizzazione dei contenuti. Pensate che la citazione-risultato per «Gianfranco Fini» è ferma al 1990: «Nessuno può chiederci abiure della nostra matrice fasci­sta ». Eh sì. Anche Borges sarebbe d’accordo:l’enciclopedia del futu­ro sarà ironica. O non sarà.