Valeria Pini, la Repubblica 15/3/2011, 15 marzo 2011
CURE INTEGRATE, LA MINI RIVOLUZIONE
In gravidanza, nella cura delle malattie dell´apparato respiratorio, nelle terapie del dolore o per smettere di fumare. La medicina complementare si affianca sempre più spesso a quella tradizionale. Ora in Toscana, a Pitigliano, è nato il primo ospedale di medicina integrata in Italia. «Nei reparti, accanto al medico tradizionale, lavorano agopuntore, omeopata o fitoterapista. È un nuovo approccio per la cura di importanti patologie o per contrastarne gli effetti. Inoltre, una volta dimessi, i pazienti sono seguiti dagli specialisti anche negli ambulatori», spiega Cristina Buriani, responsabile dello staff direzione aziendale della Asl9 della Provincia. «Per la prima volta in Europa nei reparti si studia un nuovo modello di cura. Dopo un ictus, ad esempio, si può applicare il protocollo di medicina tradizionale, insieme alle risorse che offre l´omeopatia o l´agopuntura - dice Simonetta Bernardini, a capo del progetto - Nell´ospedale c´è un centro di oncologia integrata, dove curare sintomi come la stanchezza o il vomito, dopo la chemioterapia. Tutto questo è monitorato da un comitato scientifico internazionale». (info 0564483500)
C´è chi le chiama complementari o non convenzionali. Comunque sia in Italia ricorre a queste cure tra il 18% e il 23% della popolazione. Per fare chiarezza su una disciplina che attrae sempre di più, a Palermo l´Aiot (Associazione medica italiana di omotossicologia) ha diffuso un opuscolo nelle farmacie. Sempre l´Aiot, in occasione della Giornata internazionale della medicina omeopatica, l´11 aprile, aprirà le porte per un check-up gratuito (Per informazioni 800385014).
Crescono intanto gli ambulatori che offrono servizi di medicina complementare. A partire dal mese di aprile, la Fondazione Ant Italia Onlus offrirà agli assistiti della provincia di Bologna la possibilità di usufruire gratuitamente di trattamenti di agopuntura come supporto alle tradizionali terapie oncologiche. All´ospedale Luigi Sacco di Milano, il trattamento omeopatico viene utilizzato ai pazienti con patologie intestinali. «Nell´ambulatorio di medicina cinese Fior di Prugna di Firenze si utilizza l´agopuntura nei dolori, nei problemi ginecologici e i disturbi psichici - dice Sonia Baccetti, responsabile del centro e a capo della Rete Toscana di Medicina integrata - Ma questa tecnica, associata all´omeopatia è utilizzata anche per trattare gli effetti avversi della terapia oncologica e nella promozione del parto». Con l´auricoloterapia, agopuntura auricolare, si combattono inoltre insonnia e dipendenze. A Torino il servizio di agopuntura in ginecologia del Sant´Anna è specializzato nelle cefalee e nei disturbi in gravidanza. «L´agopuntura è efficace per il rivolgimento fetale - dice Giovanni Battista Allais, responsabile del servizio - ma anche nei casi di disturbi del ciclo o in menopausa». Secondo una recente ricerca dell´Università di Torino e di Modena, pubblicato sul Journal of Alternative and Complementary Medicine, tra l´altro l´agopuntura ha effetti positivi sulla produzione di latte nelle puerpere. «Abbiamo trattato pazienti che avevano difficoltà ad allattare spontaneamente - spiega Allais, che ha partecipato allo studio - . Un primo gruppo di pazienti è stato curato con l´agupuntura, mentre il secondo senza. Alla fine fra quelle del primo abbiamo avuto il 38% risultati positivi in più».