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 2011  marzo 12 Sabato calendario

Arriva il Tamagotchi umano, ultima frontiera del reality - Ricordate il Tamagotchi? Quel cucciolo virtuale giapponese da curare? Qualcosa di simile è arrivato in televisione, superando così il limite della decenza umana

Arriva il Tamagotchi umano, ultima frontiera del reality - Ricordate il Tamagotchi? Quel cucciolo virtuale giapponese da curare? Qualcosa di simile è arrivato in televisione, superando così il limite della decenza umana. È un format («Uman – take control!» ), andato in onda con successo in Israele: 8 ragazzi chiusi in piccole gabbie vengono «telecomandati» dai telespettatori che decidono ogni azione dei reclusi. In Israele, dove impazziscono per i reality show, il programma è andato in onda solo sul web, cellulari, i-phone (brevissime sintesi in televisione) e anche da noi è prevista una realizzazione su diverse piattaforme. Il reality — acquistato da Endemol Italia — debutterà il prossimo mese su Italia 1. Ben altri 16 paesi lo hanno acquistato. Il linguaggio del reality, nel Duemila, ha certamente cambiato i tratti della tv, per sempre, ed è stato evidentemente l’inizio di una nuova via, senza ritorno. Sempre più «hard» . C’è solo da sperare che riesca l’operazione di Simona Ercolani (già autrice di numerosissimi programmi, tra cui l’ultimo Festival di Sanremo) e degli altri autori che stanno lavorando su «Uman – take control!» per «renderlo molto più comedy, togliendo gli aspetti inquietanti e sottolineando quelli giocosi, pure parodistici» . Anche perché così com’è, non sarebbe certo adatto alla prima serata di una tv generalista: probabilmente nè il presidente Mediaset Confalonieri, nè il vice Piersilvio Berlusconi apprezzerebbero un reality che scatenerebbe critiche e polemiche violentissime. Dunque Ercolani, ci spieghi come un tale esempio di abiezione possa diventare un simpatico programma di prima serata. «Per prima cosa non ci saranno estremismi di alcun tipo. È vero che sarà il pubblico a decidere le azioni dei concorrenti, ma solo scegliendo tra varie opzioni— non certo vessatorie— che decideremo noi autori. Il nostro intento è quello di procedere per livelli, proprio come nei video giochi, dove si devono superare delle "prove"per crescere, solo che in questo caso i livelli da superare sono freudiani. Si tratterà insomma di un gioco e una parodia sul mondo dei reality e della psicanalisi» . Questa della psicanalisi è complicata da capire. Cosa volete fare con questi poveri concorrenti? «L’idea è prendere ex concorrenti di reality che non sono riusciti a rientrare nella loro vita e che girano nei programmi tv a fare gli ospiti. Vogliamo spogliarli della loro identità di ex concorrenti e ridar loro la vecchia identità. Appunto attraverso le tappe dello sviluppo freudiano: dalla fase orale in avanti. Perché tornino ad essere persone umane» . L’aspetto giocoso quale sarebbe? «Quello del videogioco: questo reality sarà molto vicino al mondo dei videogiochi. Da casa si sentiranno come davanti a una playstation. Sarà un modo per noi anche di testare il pubblico. Da che parte sta? È buono, è cattivo, è becero, è sadico, è più intelligente di chi fa tv? Sarà interessante. La verità è che vorremmo fosse una presa in giro e una messa in discussione dei meccanismi del reality che qui vengono svelati» . Riflette e conclude Leonardo Pasquinelli, vicepresidente Endemol Italia: «Un programma come "Uman"si inserisce nella costante attenzione di Endemol verso i linguaggi più moderni. Dieci anni fa è stato lanciato "Grande fratello". "Uman"rappresenta la nuova frontiera del reality e utilizza un linguaggio che è molto vicino a quello dei videogiochi, sempre molto diffusi tra i giovani».