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 2011  marzo 14 Lunedì calendario

CON PERMESSO, CI ASSENTIAMO

Per ogni giorno di febbre passato a casa viene decurtata dallo stipendio la giornata persa? I lavoratori pubblici si regolano di conseguenza: invece della malattia, prendono i giorno di permesso e il loro totale a fine anno aumenta. Anzi, fa il boom: se nel 2008 erano stati 10 milioni 725 mila, nel 2009 sono stati due milioni in più.
Brunetta non voleva concederli per permettere agli statali di seguire la Nazionale al Mondiale 2010. Così loro se li prendono per tutto il resto e la cura del ministro contro l’assenteismo si rivela un boomerang. L’improvvisa impennata dei permessi coincide con l’entrata in vigore di due misure volute da palazzo Vidoni: l’introduzione dei tornelli e le trattenute sul salario accessorio per i primi 10 giorni di malattia, come previsto dalla legge 6 agosto 2008. Così, per evitare di vedersi assottigliare la busta paga, cosa fanno gli statali? Usano i permessi temporanei concessi per documentati motivi personali e familiari (lutto, partecipazione concorsi, matrimonio) e per motivi di servizio. E che non contemplano le assenze per maternità, i congedi parentali, i giorni e le ore libere previsti per i portatori di handicap o per chi li assiste (legge 104), su cui lo stesso Brunetta è intervenuto per limitare gli abusi.
Nel 2009 il comparto che risulta avere una vera passione per i permessi è la scuola: 3 milioni e 200 mila richieste (il 75% avanzato dalle donne). Poi il Servizio sanitario nazionale, con 2 milioni e 847mila richieste di cui il 60% femminili, e i corpi di polizia: 1 milione 837 mila. C’è anche chi li utilizza poco o nulla: è il personale diplomatico, con 547 congedi in tutto.