Mauro Anelli, Leggo 14/3/2011, 14 marzo 2011
LA QUERCIA CHE NASCE DALLA SCARPA
Diciamoci la verità: quando buttiamo via la vecchia scarpa da tennis nel cassonetto a causa del suo esuberante aroma o solo perché è passata di moda, abbiamo la strisciante consapevolezza di disfarci di un oggetto che l’inceneritore trasformerà in una minibomba ecologica nella combustione di materiali plastici, tessuti artificiali ed altri componenti chimici estremamente inquinanti. Senza calcolare che anche durante la produzione il suo impatto sull’ambiente è di quelli griffati col teschio.
Per fortuna che al mondo circolano dei geni del bene che hanno trovato una soluzione. In Olanda un’azienda ha progettato una sneakers totalmente ecocompatibile, realizzata con canapa, sughero, plastica biodegradabile e sbiancanti non clorurati. Inoltre, è fabbricata in Europa per azzerare le emissioni dovute al trasporto. Ma a questi diabolici paladini dell’ecologia non bastava, così hanno inserito nella linguetta della scarpa dei semi destinati a germogliare e a diventare piante d’alto fusto che compenseranno le emissioni di CO2 generate dal ciclo di produzione. Se sarà un successo commerciale è dura prevederlo, ma, tanto per cominciare, le sneakers hanno vinto il premio come miglior prodotto ecocompatibile alla Fashion week di Amsterdam, e tra pochi giorni saranno in vendita sul portale www.oatshoes.com. Cliccare per credere.