Alfredo Giuffrè, Corriere della Sera 12/3/2011, 12 marzo 2011
U n tocco sullo schermo dello smartphone per scattare, un altro per aggiungere un «effetto nostalgia» e l’ultimo colpo di indice per condividere l’immagine con gli amici
U n tocco sullo schermo dello smartphone per scattare, un altro per aggiungere un «effetto nostalgia» e l’ultimo colpo di indice per condividere l’immagine con gli amici. Basta poco per mettere le nostre fotografie su una macchina del tempo e farle sembrare come se fossero state scattate negli anni Settanta. Merito di applicazioni come Instagram, nata a ottobre dell’anno scorso e già con più di un milione di utenti registrati. Ma al di là del gusto retrò, la diffusione delle connessioni in mobilità sta portando anche gli appassionati di fotografia più scettici a rivalutare lo smartphone come strumento per immortalare la vita di tutti i giorni. Non a caso su Flickr, popolare sito di condivisione di immagini, l’apparecchio più utilizzato dagli utenti è l’iPhone seguito da due modelli Htc: l’Evo 4g e il Droid Incredible, entrambi dotati di una fotocamera da 8 megapixel. Quattordici filtri Proprio per il cellulare della Apple nasce Instagram, scaricabile gratuitamente dall’iTunes Store (la versione per Android è in fase di sviluppo). Quando si apre l’applicazione per la prima volta occorre registrarsi ma una volta terminata la procedura il funzionamento è simile a quello della fotocamera in dotazione. L’arma segreta di questo programma arriva dopo aver scattato, quando entrano in gioco i filtri. Lomo-fi, 1977, Toaster sono i nomi di alcuni dei quattordici effetti che è possibile applicare all’immagine. Dal cellulare è poi possibile far rimbalzare il risultato sulle piazze virtuali più frequentate, Facebook compreso. Instagram è a sua volta anche una specie di social network dove, tra amici e sconosciuti, è possibile ammirare le opere più belle. Come un reportage Risultati più interessanti si ottengono con Hipstamatic, un’altra applicazione per iPhone acquistabile per 1,59 euro. In questo caso l’effetto vintage viene impostato prima dello scatto. Come in una vecchia macchina fotografica infatti è possibile cambiare «virtualmente» obiettivi e pellicole. In poco più di un anno di vita il software ha raggiunto quasi 3 milioni di download. Ma la consacrazione del successo è arrivata con il lavoro di Damon Winter, il fotoreporter che lo scorso novembre ha realizzato per il New York Times un reportage di guerra dall’Afghanistan utilizzando proprio l’applicazione installata sul suo iPhone4. Le piazze virtuali Dallo smartphone alla Rete sorge il problema di come (e con chi) condividere i propri scatti. Se si vogliono evitare luoghi affollati come Twitter, Facebook o Tumblr, le scelte sono diverse. C’è ad esempio Path, che impone ai propri iscritti un limite di 50 contatti. Per quanto possa sembrare una contraddizione in termini, l’idea è quella di realizzare un social network dedicato a foto e video più personale e privato. L’applicazione per iPhone è gratuita e, anche in questo caso, gli utenti di Android devono pazientare prima di sfruttare le potenzialità di Path sui propri cellulari. Rilanciare gli scatti da una comunità virtuale all’altra è invece l’obiettivo di Picplz applicazione disponibile gratuitamente sia sullo store di iTunes che sull’Android Market. Anche in questo caso è possibile aggiungere qualche effetto alle nostre creazioni ma il punto di forza dell’applicazione sta proprio nella semplicità con cui avviene la condivisione. Chi vuole affiancare all’amore per la fotografia quello per il cibo non può lasciarsi sfuggire Foodspotting. Per utilizzarlo bisogna sfidare le regole del bon ton immortalando il nostro piatto al ristorante. Basta una breve recensione del locale, l’identificazione sulla mappa e il passaparola online può avere inizio. L’applicazione è gratuita per iPhone, mentre per Android è ancora in fase di test. Pose in stream A conferma del trend che vede sempre più legati fotografia e smartphone c’è un’indiscrezione, circolata nei giorni scorsi, a proposito della prossima versione del sistema operativo del cellulare Apple. Pare che la casa di Cupertino voglia introdurre una funzione chiamata «Photo stream» che consentirà agli utenti di mostrare agli amici le immagini come in un flusso (in inglese, stream). Non resta che sorridere e mettersi in posa. Alberto Giuffrè