FEDERICA ANGELI CARLO BONINI, la Repubblica 11/3/2011, 11 marzo 2011
Una donna fra i 20 e i 40 anni. «Bianca di razza caucasica», il suo corpo, mezzo decomposto, senza testa né gambe né viscere, martedì 8 marzo fu trovato a Roma, sul ciglio di una strada di campagna dell’Ardeatino, da un camionista di passaggio
Una donna fra i 20 e i 40 anni. «Bianca di razza caucasica», il suo corpo, mezzo decomposto, senza testa né gambe né viscere, martedì 8 marzo fu trovato a Roma, sul ciglio di una strada di campagna dell’Ardeatino, da un camionista di passaggio. Indosso un giaccone nero sopra una maglietta grigia, le unghie smaltate, aveva con sè solo un accendino e un anello in acciaio da pochi euro. Secondo gli investigatori l’assassino, in un luogo diverso da quello dove sono stati trovati i resti, la accoltellò verso i primi di marzo, quando era nuda o portava abiti diversi da quelli con cui è stata ritrovata (non sono intrisi di sangue) almeno tre volte: alla schiena, al cuore e al collo. Poi legò un’asola di corda all’osso pelvico della morta, per poter sospendere il cadavere a testa in giù, e cominciò il suo lavoro da macellaio, lo stesso che i pastori infliggono ai maiali e i cacciatori ai cinghiali per dissanguarne le carni: aprì torace e ventre con una profonda X, tirò via le viscere, i polmoni, il cuore. Quindi afferrò un’ascia e con quella spiccò dal tronco testa e gambe. Infine rivestì ciò che restava della donna con una maglietta grigia e un giaccone nero, l’avvolse in un corda e trasportandola a mo’ di valigia la caricò in macchina e l’andò a gettare nelle campagne dell’Ardeatino, a un passo dal santuario del Divino Amore. Gli uomini della squadra Mobile non escludono la pista satanica (per gli adoratori del diavolo quella zona è magica) e nemmeno l’esordio di un serial killer: «Ha voluto farci trovare il corpo. Ha voluto mostrarci quello che è stato capace di combinare. Sembra un´apertura di partita, un ingaggio. Speriamo in Dio che non sia così». Primi giorni di marzo, a Roma.