Marika Gervasio, Il Sole 24 Ore 11/3/2011, 11 marzo 2011
MAXI-ASSEGNO DAL TURISTA ESTERO
Cresce la spesa turistica in Italia: la bilancia dei pagamenti del settore ha registrato un saldo netto positivo della bilancia dei pagamenti del settore di 8,788 miliardi di euro, con la spesa dei viaggiatori stranieri in aumento dell’1,1% a quota 29,17 miliardi. Lo rende noto la Banca d’Italia nel rapporto sul turismo internazionale, aggiungendo che nel solo mese di dicembre c’è stato un saldo netto positivo di 232 milioni e una spesa degli stranieri in Italia pari a 1,416 miliardi (+2,5%).
Insomma, l’Italia continua ad attirare gli stranieri. La tendenza è emersa anche durante l’ultima Bit, la Borsa internazionale del turismo che si è chiusa a fine febbraio a Milano. La richiesta di destinazioni italiane da parte di buyer esteri si è indirizzata verso le città d’arte classiche, soprattutto dai mercati emergenti come India o Cina, e quelle più piccole, spinte da fenomeni mediatici come Matera, dove Mel Gibson ha girato "The passion" o Narni che ha ispirato le "Cronache di Narnia". Nei mercati più maturi, europei per esempio, o statunitensi, si stanno affermando molto i tour enogastronomici e culturali. I russi, in cerca di mare e shopping, hanno letteralmente invaso la costa romagnola e, da qualche anno, assieme ai polacchi, sono diventati i clienti stranieri più importanti per Madonna di Campiglio. Nella stagione invernale 2009-2010 Polonia e Russia si sono posizionate rispettivamente al secondo e al terzo posto nella classifica di arrivi e presenza nella località montana, dopo l’Italia.
Soddisfatta per i dati della Banca d’Italia si dichiara il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla. «L’indagine di Bankitalia – commenta – conferma la competitività della nostra offerta nei confronti del turismo internazionale e l’importanza del lavoro svolto riportando il brand "Italia", nella sua interezza, al centro di una efficace strategia di promozione nazionale. Un ottimo risultato, che dobbiamo soprattutto alle nostre città d’arte che l’anno scorso hanno richiamato il 5% di turisti in più, in maggior parte provenienti dall’estero. Un prodotto turistico in grado di generare flussi anche al di fuori dell’alta stagione e che questo governo ha inteso finalmente valorizzare. Ci aspettiamo che il trend positivo continui anche quest’anno». E il premier Silvio Berlusconi aggiunge che l’obiettivo che il governo ha dato al ministro Brambilla, è che il settore arrivi a pesare per il 20% del prodotto interno lordo. «Eravamo i primi al mondo – spiega –. Purtroppo siamo stati superati dalla Spagna, dalla Francia, dagli Stati Uniti e dalla Cina e dobbiamo recuperare molto».
Ma restano le debolezze strutturali, come spiegano da Federturismo Confindustria: «La capacità di attrazione del nostro paese continua a far affluire stranieri in Italia. Abbiamo una dotazione di risorse incomparabile, in primo luogo quelle del nostro patrimonio artistico e culturale. Qualche indicatore in ripresa non deve farci dimenticare però la debolezza strutturale della nostra industria turistica e i nostri gravi problemi di competitività, senza i quali i nostri dati potrebbero essere ben più positivi. Facciamo fatica a inserirci nei grandi cambiamenti dei flussi mondiali. Per recuperare competitività e riguadagnare le quote di mercato che l’industria turistica ha perso negli ultimi anni dovremmo tornare a una governance coordinata del settore e dovremmo disporre di un piano strategico che detti le linee del suo sviluppo. Ora sembra che il Dipartimento del turismo abbia cominciato a lavorarci. Vedremo. Intanto Federturismo Confindustria ha dato un contributo, elaborando con PricewaterhouseCoopers una proposta di Piano nazionale del Turismo».