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 2011  marzo 11 Venerdì calendario

Il Papa e il libro su Gesù: «Separò religione e politica» - ROMA — Al caso giudiziario del processo di Gerusalemme, al rapporto tra la verità e il potere (politico e religioso) è dedicato uno dei capitoli più penetranti del nuovo libro del Papa dedicato a Gesù di Nazaret

Il Papa e il libro su Gesù: «Separò religione e politica» - ROMA — Al caso giudiziario del processo di Gerusalemme, al rapporto tra la verità e il potere (politico e religioso) è dedicato uno dei capitoli più penetranti del nuovo libro del Papa dedicato a Gesù di Nazaret. Un testo in cui Ratzinger racconta, utilizzando insieme il metodo storico e lo sguardo della fede, il periodo culminante della sua vita, quella che va «dall’ingresso in Gerusalemme fino alla Risurrezione» . E che, pur non essendo un atto di magistero da parte del Papa, costituisce la «ricerca personale del volto di Gesù» , da parte del successore di Pietro. «Il suo Gesù nasce dal cuore» ha scritto l’Osservatore romano. Un «libro pacifico e fraterno» , con il ritmo piano, profondo e colloquiale, «proprio delle omelie di Benedetto XVI» come ha ricordato il cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione dei vescovi, durante la presentazione cui ha partecipato con Claudio Magris, presenti il portavoce vaticano padre Lombardi e il direttore della Libreria Editrice Vaticana, don Costa. «È stato scritto a matita. dal Papa, ma ne verrà fatto anche un e-book e avrà in tutto il mondo una tiratura iniziale totale di 1 milione e duecentomila copie: è già tradotto in venti lingue (dal catalano all’ungherese, al lituano), e lo sarà anche in arabo, giapponese e coreano» , ha detto Costa. Un libro che contiene importanti novità in particolare perché sottolinea «il legame del cristianesimo con l’ebraismo» e afferma che il popolo ebraico non è stato responsabile della morte di Gesù. Ma che apre al dialogo con le altre confessioni cristiane in particolare protestanti e con le altre religioni. «Con il suo annuncio Gesù ha realizzato un distacco della dimensione religiosa da quella politica, un distacco che ha cambiato il mondo e che veramente appartiene all’essenza della sua nuova via» , scrive Ratzinger, soffermandosi sulle figure del sommo sacerdote Caifa e di Pilato e annotando delle considerazioni di profonda attualità. Il Pontefice sottolinea che nell’ordine in vigore ai tempi di Gesù «le due dimensioni— quella politica e quella religiosa— erano, appunto, assolutamente inseparabili l’una dall’altra» . «Ma — il Papa aggiunge subito dopo — questa separazione di politica e fede, di popolo di Dio e politica appartenente all’essenza del suo messaggio, era possibile, in definitiva, solo attraverso la Croce» . Eppure la Croce, in ogni caso, non è l’ultima parola ma la risurrezione senza la quale anche la novità nel rapporto tra religione e politica, alla lunga non può reggere. «Solo se Gesù è risorto, è avvenuto qualcosa di veramente nuovo che cambia il mondo e la situazione dell’uomo» . E ancora: «La fede cristiana sta o cade con la verità della testimonianza secondo cui Cristo è risorto dai morti» , scrive Ratzinger. Ma cos’è stata questa Risurrezione? Risponde Ratzinger: «Una nuova possibilità di essere uomo, una possibilità che interessa tutti» . «Se si fosse trattato soltanto di un miracolo di un cadavere rianimato, essa ultimamente non ci interesserebbe affatto» . Perché come accadde al giovane di Nain, alla figlia di Giairo, o a Lazzaro, tutti questi «ritornarono nella loro vita di prima per poi più tardi, a un certo punto morire definitivamente» . La risurrezione di Gesù— secondo Ratzinger— «non contrasta con il dato scientifico della realtà ma è qualcosa che va oltre la scienza» . Le testimonianze sulla risurrezione, il Papa le definisce «storicamente credibili» . «Apparve a Cefa e quindi ai Dodici » , ed è il Risorto che chiede a Pietro «Mi ami?» e che gli dà il triplice incarico di pascere il gregge di Cristo» . Il successore di Pietro, Benedetto XVI, non si nasconde che «anche oggi la barca della Chiesa, col vento contrario della storia, naviga attraverso l’oceano agitato del tempo. Spesso si ha l’impressione che debba affondare. Ma il Signore— conclude— è presente e viene nel momento opportuno» . Anche con questo nuovo libro, ha chiosato il cardinale Ouellet, è come «se in mezzo alle onde che agitano la barca della Chiesa, Pietro avesse ancora afferrato la mano del Signore» . M. Antonietta Calabrò