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 2011  marzo 11 Venerdì calendario

E l’Eni ferma la produzione di petrolio e gas - DAL NOSTRO INVIATO LONDRA— Niente gas e niente più petrolio dalla Libia per l’Eni

E l’Eni ferma la produzione di petrolio e gas - DAL NOSTRO INVIATO LONDRA— Niente gas e niente più petrolio dalla Libia per l’Eni. Per adesso si è scesi a un terzo della produzione «normale» (ovvero a circa centomila barili equivalenti al giorno) ma a breve si estrarranno dal sottosuolo libico solo una manciata di metri cubi di gas per produrre l’elettricità per i bisogni essenziali della popolazione. L’opzione zero, insomma, per il Cane a sei zampe è arrivata, e a confermarlo agli investitori internazionali è stato lo stesso amministratore delegato del gruppo. «Entro pochi giorni fermeremo del tutto la nostra produzione di petrolio» , ha detto Scaroni. Uno stop che si aggiunge al blocco del gasdotto Greenstream deciso quasi subito dopo l’esplosione della rivolta. A rimanere in attività sarà invece la produzione di gas per uso interno, una mossa che l’Eni ha però deciso dopo aver sottoposto la questione al governo. «Se la fermiamo sarebbe un atto che andrebbe contro gli interessi della popolazione. Continueremo a farlo finché la nostra gente sarà al sicuro. L’elettricità— ha detto— non è per mister Gheddafi ma per il popolo libico» . Anche se nessuno è disposto ad ammetterlo apertamente, all’Eni sono ben consci del fatto che la decisione francese di riconoscere i leader della rivolta apra di fatto la corsa al «riposizionamento» delle compagnie occidentali nel Paese produttore di petrolio. Ma sugli sviluppi Scaroni preferisce non sbilanciarsi. Ciò che invece i vertici dell’Eni definiscono senza mezzi termini «una leggenda metropolitana» è la presunta partecipazione di società libiche al capitale del gruppo. «La Consob ci ha chiesto di verificare: nel nostro libro soci c’è con lo 0,5%un fondo che ha il nome Libia nella sua ragione sociale. Solo che è del Bahrain. E sinceramente lo 0,5%non ci fa perdere il sonno» . Stefano Agnoli