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 2011  marzo 10 Giovedì calendario

DIRITTI DELLE OPERE DIGITALI. L’EUROPA SFIDA GOOGLE

Si chiama «Arrow» , Freccia, ed è l’alternativa a Google, la soluzione europea al problema dei diritti nella digitalizzazione delle opere. Oggi questo progetto della Commissione europea gestito da un consorzio che raccoglie istituzioni e associazioni di editori viene presentato a Bruxelles. Il programma coinvolge 26 partner di 12 Paesi europei e sarà alla base di Europeana, il progetto della Ue di digitalizzazione del patrimonio culturale europeo. Pur essendo il sistema bibliotecario nazionale italiano ancora lontano da progetti di digitalizzazione, Arrow è a guida italiana, viene infatti coordinato dall’Aie con la partecipazione del consorzio universitario Cineca di Bologna, ed è un esempio importante di come, al di là della tecnologia, le istituzioni e la cultura editoriale europea stiano prendendo strade diverse dagli Stati Uniti. Arrow, infatti, permetterà di recuperare i proprietari dei diritti dei testi prima della pubblicazione, in antitesi al modello proposto da Google che prima mette i testi online e poi si preoccupa di cercare i detentori dei diritti, risolvendo anche il problema delle cosiddette «opere orfane» . Il primo nucleo del progetto risale al 2007 e si fonda sulla collaborazione tra tutti gli attori europei della filiera del libro: editori, biblioteche, società di gestione collettiva dei diritti. Arrow è stato studiato, spiega Piero Attanasio dell’Aie, per rispondere alla necessità delle biblioteche che si occupano di digitalizzazione di «gestire i diritti di molte opere che non hanno un grande valore commerciale ma che tuttavia devono essere assolti. Gestire il processo è molto complicato perché si parla di migliaia di titoli per cui ovviamente serve un sistema automatizzato. È toccato a noi dell’Aie coordinarlo perché tra le associazioni di editori europei siamo quelli che si sono occupati in modo più approfondito di problemi tecnologici» . Ma come funziona nella pratica Arrow? «Il sistema riceve da una biblioteca i record bibliografici delle opere richieste. Noi ci facciamo carico di questa inchiesta, facciamo una serie di operazioni usando banche dati diverse e rintracciando tutte le edizioni di un’opera, trovando i titolari dei diritti, autore, casa editrice, traduttore, eventuali illustratori e poi rimandiamo le informazioni alla biblioteca» . Il sistema è stato per ora sperimentato in quattro Paesi: Francia, Germania, Spagna, Gran Bretagna. «Abbiamo fatto una prova con due gruppi di lavoro,— spiega Attanasio— uno che usava Arrow, l’altro no, e abbiamo visto che Arrow permette un risparmio di tempo dell’ 80 per cento» . Insomma l’esito è che si possono avere programmi di digitalizzazione delle biblioteche più economici e fatti nel pieno rispetto del diritto d’autore. Arrow è considerato un’alternativa al sistema americano di Google Settlement: «La nostra opposizione a quel sistema— dice Marco Polillo— è stata interpretata come difesa del passato. Al contrario è una difesa del futuro: la proposta di un approccio innovativo alla complessità in contrapposizione alla semplificazione della complessità stessa» . La differenza principale tra i due modelli, spiega ancora Attanasio, «è la scelta di Arrow di usare un sistema distribuito dove il controllo delle informazioni rimane in capo a soggetti diversi nei diversi Paesi europei, mentre in sostanza Google compra i dati e li mette in un’unica banca centralizzata. Altra differenza è che quando il sistema di Google ottiene una risposta non mostra come ci è arrivato. Nel sistema Arrow è tutto più trasparente. Questo ha anche un’implicazione pratica perché riduce di molto la possibilità di errori. Noi abbiamo fatto un’analisi su libri di grandi autori italiani del ’ 900 che avevano più di tre edizioni. L’errore coinvolgeva l’ 81 per cento dei casi. Google può dichiarare fuori commercio opere che non lo sono perché si basa sul meccanismo della risposta secca e vede solo il primo risultato che ottiene. Per esempio con il romanzo di Hašek, il cui titolo è stato tradotto in vari modi (Le avventure del buon soldato Švejk, Le avventure del buon soldato Švejk alla guerra mondiale, Il bravo soldato Švejk e via dicendo): è chiaro che l’opera è sempre la stessa, ma per il sistema Google sono libri diversi» .