Paolo Conti, Corriere della Sera, 10/03/2011, 10 marzo 2011
Leggeva Dumas e i testi buddisti. Il volto inaspettato di Mazzini (+ lettera di Mazzini) - Un Giuseppe Mazzini profondamente diverso dall’oleografia consolidata, dalla figura un po’ cupa e complessivamente triste tramandata in ritratti e fotografie
Leggeva Dumas e i testi buddisti. Il volto inaspettato di Mazzini (+ lettera di Mazzini) - Un Giuseppe Mazzini profondamente diverso dall’oleografia consolidata, dalla figura un po’ cupa e complessivamente triste tramandata in ritratti e fotografie. Soprattutto dal «volto che giammai non rise» descritto nel famosissimo verso carducciano, diventato per generazioni l’identikit del triumviro della Repubblica romana. Qui Mazzini ama la birra, ne scrive e consiglia persino una marca. Oggi a Roma, nella sala Carlo d’Angiò dei Musei Capitolini, il sottosegretario Gianni Letta riceve dalle mani della cittadina americana Norah Mayper una raccolta di circa 400 lettere inedite spedite da Mazzini tra il 1831 e il 1871 alla sua antenata Katherine Hill, fervente mazziniana e aperta sostenitrice della causa italiana durante gli anni londinesi del patriota repubblicano. I documenti sono in tutto 600, gli altri riguardano comunque il Risorgimento italiano. Alla cerimonia (che si svolge proprio il 10 marzo, il giorno della morte di Mazzini a Pisa nel 1872) partecipa anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Nel pomeriggio è in calendario la lectio magistralis del professor Roland Sarti, storico dell’Università del Massachusetts e autore di importanti saggi su Mazzini. È stato lui ad analizzare per primo le carte della collezione Mayper, che rappresentano la più importante scoperta di documenti mazziniani da almeno mezzo secolo a questa parte. Il fondo donato dagli eredi sarà custodito alla Domus Mazziniana di Pisa. Dunque, un Mazzini sottratto agli stereotipi. Assai colto. Curioso delle novità editoriali, ma anche interessato a vicende spirituali e religiose. Spiega il professor Pietro Finelli, «anima» della Domus Mazziniana: «Emerge un Mazzini, se non completamente sconosciuto, certo poco esplorato anche dagli specialisti. Nelle lettere a Kate c’è poca politica ma tantissima cultura, libri, musica e pittura» . Kate era infatti foreign reader, cioè responsabile della letteratura straniera presso la Mudie’s Select Library, la più importante libreria e biblioteca privata londinese della seconda metà dell’Ottocento. Di fatto è Kate a fornire la più grande quantità di novità culturali inglesi ed europee a Mazzini. Ancora Finelli: «Le missive sono ricchissime di indicazioni dettagliate sulle letture di Mazzini. Da Dumas padre (praticamente tutto) alle sorelle Brontë, con lui che insiste varie volte per avere Cime tempestose. E poi Heine, Lamennais. Opere decisamente "raffinate"per i tempi, come gli scritti di teoria dell’arte di John Ruskin. O, con il passare degli anni, sempre più frequentemente, un Mazzini dalla spiritualità assai moderna, che s’interessa di buddismo e domanda testi religiosi orientali» (nel 1867 chiede, con un dolce rimprovero, l’edizione «Barthélemy Ste. Hilaire, on Buddhism, which you have not» ... E sollecita anche un tomo di letteratura sanscrita) Poi c’è spazio, annota Finelli, per un «Mazzini estremamente intimo e privato nelle gioie» , come quando annuncia a Kate la nascita del «little angel» , il secondo figlio di Susan Falkner e Pio Tancioni, altro esule e patriota di Perugia. A Mazzini tocca annunciare a Kate la morte di Scipione Pistrucci, il suo primo compagno di vita. E lo fa, racconta Finelli, «con un tono quasi notarile che ne denuncia la sofferenza» . C’è anche una lettera (che pubblichiamo qui sopra) in cui Mazzini suggerisce caldamente di non bere birra corrente nei pub ma di scegliere quella della «Swan Brewery» , realizzata in una delle principali birrerie di Londra, di proprietà dei mazziniani Sydney Hawkes e James Stanfeld: un locale che era diventato, con Mazzini cliente fisso, una specie di punto di riferimento della cospirazione italiana. La cassa con i documenti lasciò la Gran Bretagna per seguire gli eredi di Kate negli Stati Uniti. Ed è stata fino a oggi custodita con estrema cura: tranne qualche strappo sulle buste a causa dei francobolli, i primi stampati e quindi assai preziosi. Per il resto la condizione del materiale cartaceo è molto buona. Naturalmente anche la grafia ha il suo peso. Come spiega Sarti nel volume sul carteggio curato per Rubbettino (Dear Kate. Lettere di Giuseppe Mazzini a Katherine Hill, Angelo Bezzi e altri italiani a Londra 1841-1871) quando Mazzini «è di buon umore, dispone di tempo e di buoni strumenti, la calligrafia risulta chiara, elegante, abbellita dalle svolazzature tipiche delle calligrafie ottocentesche. Ma quando non è in vena, quando le cose vanno male, o è tormentato da dolori fisici, quello che esce dalla sua penna è in grado di mettere a dura prova la vista, la buona volontà e la pazienza di chi legge» . Da oggi, in Campidoglio sarà esposto per la prima volta il testo autografo del Giuramento degli affratellati alla Giovine Italia. La mostra è promossa dall’Unità tecnica di missione della presidenza del Consiglio dei ministri e da Roma Capitale. LETTERA DI GIUSEPPE MAZZINI: Cara Kate, (...) ora una richiesta. La «Swan Brewery – Fulham» , ora interamente di proprietà di James Stanfeld, gestisce anche un servizio di vendita privato, al dettaglio, che soddisfa qualsiasi tipo di ordine, con consegna a domicilio a prescindere dall’importo, dall’ordinazione più grande alla più piccola. La loro «bitter ale» è la migliore di Londra. Tutto il resto è, a essere gentile, eaux-vannes (in francese nel testo: scoli di fogna). Chiunque beva birra nei Pub (nelle public house) è sicuro di essere lentamente avvelenato. Io mi sento in obbligo di aiutarlo, considerando che egli è stato a lungo l’ami della causa italiana, sempre buono e pronto a fare qualunque cosa. Vorrei che Lei non si dimenticasse di raccomandare la birreria alle famiglie di vostra conoscenza. Così facendo Le sarò molto obbligato, se ottiene qualche ordine la prima volta può trasmetterlo pure a me. Sempre con affetto Vostro Joseph Mazzini