D, la Repubblica delle donne, 3/3/2011, 3 marzo 2011
20 donne che stanno cambiando il mondo - Si chiamano Eco Amazons, sono applaudite da Time magazine e dal presidente Obama, e raccontano le loro storie in un volume appena uscito in America
20 donne che stanno cambiando il mondo - Si chiamano Eco Amazons, sono applaudite da Time magazine e dal presidente Obama, e raccontano le loro storie in un volume appena uscito in America. Con il motto Go Green intraprendono una strada (in salita) per cambiare le carte in tavola e trasformare il Pianeta in un luogo bello dove vivere Artiste, ingegneri, medici, designer o ricercatrici. Ma soprattutto donne. Che hanno messo in discussione tutto, in nome di una nuova filosofia di vita. Con il motto Go Green intraprendono una strada (in salita) per cambiare le carte in tavola nel mondo. Donne come Janine Benyus eletta Hero of the Planet dal Time magazine perché grazie a lei verranno impiegate più strutture sostenibili per costruire case e palazzi. Come Frances Beinecke, a cui Barack Obama ha stretto la mano per aver fondato il Natural Resources Defense Council, l’organo ambientalista più potente degli Stati Uniti. O come Judy Bonds, che difende le sue montagne con i denti, contro il disboscamento selvaggio degli ultimi tempi. Chiamatele ambientaliste, attiviste, eco-warriors. Fatto sta, sono donne da seguire per coraggio, iniziativa e rispetto. A farcele conoscere è Eco Amazons. 20 women that are changing the world (Power Books) di Dorka Keehn e Colin Finlay, volume che presenta esempi eccellenti da cui prendere spunto. Perché “abbiamo noi le chiavi del futuro: è ora che iniziamo a preoccuparcene!”, afferma Julia Butterfly Hill, l’attivista che ha vissuto 738 giorni in cima a una sequoia, per difenderla dall’abbattimento. In un’era di devastazione ambientale, dimostrano che per salvare il pianeta le strade sono infinite. Anche se partono da una periferia con poche risorse (e ancora meno fondi) come il Bronx: qui Majora Carter ha attivato un movimento non-profit per risanare la zona con soluzioni verdi. Risanamento che l’oceanografa Sylvia Earle, altra eroe del Time magazine, sta attuando tra i fondali marini, studiando l’inquinamento tossico che li devasta. Marci Zaroff ha scoperto il lato eco della moda e ha fondato una griffe sostenibile e un certificato, il Global Organic Textile Standard, che attesta il livello verde di un brand. Agnes Denes invece utilizza l’arte: gira tra i musei più prestigiosi per svegliare il mondo con le sue installazioni di denuncia. Sono venti le Eco-amazons: ma potrebbero diventare molte di più. Basta seguire il loro esempio.