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 2011  marzo 08 Martedì calendario

TABLETMANIA, PER VOCE ARANCIO

La battaglia dei tablet, di cui a Natale si sono viste le prime avvisaglie, comincia a svilupparsi in tutta la sua potenza, facendo intravedere un boom che, secondo gli analisi, potrebbe superare tutto quello che si è visto fino a oggi nel mondo dell’elettronica personale. I consumatori hanno scoperto il fascino dell’apparecchio multitouch, senza tastiera, pronto all’uso entro pochi secondi, abbastanza piccolo da entrare in tasca ma comunque ben leggibile. Caratteristiche che al pc portatile mancheranno sempre, con quei sistemi operativi da caricare all’accensione, e la scomodità di tenere in mano un laptop sulla metropolitana, anche solo per leggere la posta elettronica. Ecco perché le vendite di tablet toccheranno vette inaspettate.

Un po’ di conti li hanno fatti le società di analisi finanziaria e di ricerche di mercato. Per la Morgan Stanley, che ha intervistato ottomila consumatori in tutto il mondo e cinquanta responsabili informatici di varie aziende, il 2011 vedrà 55 milioni di tablet venduti, un aumento di quasi il 40% rispetto allo scorso anno. E diventeranno 100 milioni nel 2012. La Gartner, dal canto suo, prevede un’erosione della crescita del mercato dei pc proprio a opera dei tablet. All’inizio sarà dell’ordine di pochi punti percentuali, in poco tempo crescerà.

Non è solo questione di gadget da vendere e comprare: questa si annuncia come una vera rivoluzione del modo di lavorare, divertirsi e comunicare paragonabile a quella introdotta dai primi personal computer. Immaginifico come sempre, Steve Jobs, nella sua apparizione a sorpresa del 4 marzo a San Francisco per la presentazione dell’iPad2, ha coniato un nuovo concetto, «era post pc». Apparecchi più agili, più portabili, più accessibili, questo è ciò che chiedono i consumatori, sia per uso personale sia per il lavoro.

Ma c’è un rovescio della medaglia in questa frenesia dei tablet: i consumatori verranno sommersi da decine, forse centinaia, di modelli diversi. E scegliere sarà tutt’altro che facile, perché, a parte le grandi divisioni tra i sistemi operativi disponibili, le aziende stanno proponendo apparecchi con caratteristiche molto particolari. Comprare un tablet oggi non significa avere una macchina adatta a tutto. C’è quello più adatto alla multimedialità, quello con più possibilità di collegarsi a internet, quello con maggiori caratteristiche di sicurezza, quindi più adatto agli ambienti di lavoro, addirittura quello 3d, fantastico per i giochi. Da qui all’estate chi vuole regalarsi un tablet deve insomma studiare. C’è un tablet per tutti, sicuramente, basta indovinare.

L’iPad della Apple, soprattutto con l’arrivo della versione 2, è destinato ancora a dominare le scelte di molti. Non è una rivoluzione, ma piuttosto una serie di migliorie applicate al modello originale. Intanto il processore: l’A5 raddoppia la potenza di calcolo e migliora di quasi dieci volte le capacità grafiche. Poi, a 8,8 millimetri di spessore e 601 grammi di peso, diventa più maneggevole. Il tutto senza intaccare la durata della batteria, che, nonostante la maggiore potenza, rimane di dieci ore, molto superiore alla maggior parte dei concorrenti. La Apple è riuscita poi a infilare nell’iPad2 due telecamere, una anteriore e una posteriore. Non proprio di altissimo livello: la prima è una 640×480, che non c’è più neanche nelle webcam del PC di casa. L’altra un po’ meglio, con 0,92 megapixel, comunque superata da molti telefonini. Un giroscopio, poi, aumenta la maneggevolezza dei giochi e di altre applicazioni reagendo ai movimenti e alla posizione dell’apparecchio. Ma alcune caratteristiche sono rimaste identiche al primo modello. Ad esempio l’assenza di porte Usb: tutte le operazioni di archiviazione e di trasferimento di file devono essere fatte online, cosa che potrebbe non piacere a chi non intende dotarsi di una connessione internet permanente su rete cellulare. Il 25 marzo l’arrivo sul mercato italiano, con un punto di forza: il prezzo che rimarrà praticamente identico al modello precedente. Attorno ai 500 euro per la versione base, con la sola connessione Wi-fi e con 16 giga di memoria, fino agli oltre 800 per connessione cellulare 3G e 64 giga.

Gli esperti sono divisi su quello che succederà nei prossimi mesi. Apple ha ancora una volta spiazzato la concorrenza con il nuovo apparecchio, ma non è detto che possa eliminare tutti i concorrenti. I consumatori hanno infatti un vero esercito di anti-iPad tra i quali scegliere. Dai grandi nomi fino a una galassia di prodotti meno blasonati ma che possono comunque svolgere un buon lavoro se non si hanno troppe pretese.

Il sistema operativo Android di Google, installato su un parco macchine enorme, rappresenta il concorrente più agguerrito. Ma prima di dare un’occhiata ai vari modelli di tablet disponibili c’è una raccomandazione da tenere presente: la versione. Fino a poco tempo fa tutte le macchine Android montavano la versione 2.2 (chiamata Froyo) o la 2.3 (Gingerbread), disegnate inizialmente per i telefonini. È la 3.0 Honeycomb quella specificamente disegnata per i tablet. Supporta gli schermi più grandi e gestisce anche i processori multicore che cominciano ad affacciarsi. Non è molto chiaro quali apparecchi venduti con le versioni precedenti possano essere aggiornati. Ma se stiamo per acquistarne uno oggi, la 3.0 dovrebbe essere di rigore, anche perché appare decisamente concorrenziale con le funzioni dell’iPad2.

Proprio sull’Android 3.0 punta la Motorola con il suo Xoom, 10.1 pollici di schermo, quindi decisamente grande, e un processore dual core. La sua telecamera sarà un punto di forza: 5 megapixel. Ma anche la durata delle batterie, vantata a 4 ore in più dell’iPad2. L’arrivo in Europa è previsto a fine mese a un prezzo che si aggirerà attorno ai 700 euro. La Samsung, fino a oggi una delle regine del mercato con la sua serie Galaxy, ha presentato il nuovo Galaxy tab 2, da 10.1 pollici e risoluzione superiore alla macchina Apple. Schermo grande anche in questo caso quindi (il precedente modello aveva sette pollici), doppia telecamera, anteriore e posteriore, processore dual core. Quanto al prezzo, in origine doveva essere superiore ai modelli più vecchi del Galaxy, più o meno attorno ai 700 dollari, ma l’annuncio di Jobs ha fatto cambiare precipitosamente i piani, e ci si aspetta una riduzione notevole.

Sempre sulla fascia delle aziende più conosciute, la LG offre il suo Optimus pad, anche questo con processore dual core e sistema operativo Android 3.0. Lo schermo è una via di mezzo: 8.9 pollici, un po’ più piccolo degli altri per renderlo più trasportabile, mentre monta una buona telecamera da cinque megapixel. Arrivo previsto, attorno ad aprile, forse con prezzi più concorrenziali rispetto ai cugini di buona marca.

Inoltre Htc, Asus e altre grandi aziende stanno tutte per gettarsi in questo appetitoso mercato. Asus, in particolare, annuncia tre modelli diversi, tra i quali uno dotato di processore quad core e, si dice, anche di schermo 3D senza necessità di occhialini. Ma non vedremo i risultati prima di un paio di mesi.

La HTC partirà dal successo riscontrato lo scorso anno con la sua serie di telefonini basati su Android: HTC Incredible, HTC Desire e HTC Desire HD. Partendo da quell’esperienza, il tablet è un passaggio obbligato, e il Flyer è stato infatti annunciato e dovrebbe arrivare entro un paio di mesi. Uno schermo da 7 pollici e un sistema operativo Android 2.3 gingerbread. Il punto di forza sarà il sistema HTC scribe, grazie al quale si potrà scrivere sullo schermo come fosse un foglio di carta, ed il tablet riconoscerà ciò che scriveremo. Inoltre monterà OnLive, un sistema per i giochi on line. Ma entro il 2011 è in vista anche una macchina molto più potente, equipaggiata con 3.0 Honeycomb. Il prezzo dovrebbe essere a poco meno di ottocento dollari. Sarà dotata di connettività Wi-fi e bluetooth, oltre che di un ricevitore Gps e, naturalmente, di tutti i software che già fanno dello Scribe un prodotto di punta.

Queste le corazzate del mondo Android. Ma sugli scaffali dei centri commerciali, e anche sulle bancarelle delle fiere dell’elettronica, si trovano decine di tablet con marchi decisamente sconosciuti. Possiamo rinunciare ai colossi? Se siamo attenti alle caratteristiche, e ci accontentiamo di prestazioni non eccellenti, forse. Il Wi-fi ce l’hanno tutti, ma ci interessa anche la connessione 3G? E il bluetooth? Sappiamo che useremo pennette Usb con dati dentro da scaricare? E le batterie? Bastano 3-4 ore di autonomia? Certo sarà difficile per qualche mese vedere un tablet economico dotato del nuovo sistema operativo Android Honeycomb, ma con una scelta oculata un Android 2.2 potrà soddisfare molte nostre necessità, anche spendendo attorno ai 200 euro.

E poi torna a fare notizia un marchio italiano, la Olivetti con il suo OliPad. 10 pollici e ampia scelta di connettività: Wi-fi, 3G e bluetooth. A un prezzo di 399 euro, OliPad ha diverse caratteristiche preinstallate che dovrebbero renderlo appetibile soprattutto ad un’utenza professionale ed alle aziende. Proprio un beniamino delle aziende, la Research in Motion (RIM), che con il suo smartphone Blackberry è entrata negli uffici di tutto il mondo, ha definito la sua strategia per i tablet con Playbook. Con un display da 7 pollici, e un processore dual core, è dotato di buona vista: una telecamera posteriore da 5 megapixel e una anteriore da 3. Per il momento si prevede solo connettività Wi-fi. Il sistema operativo è sviluppato dalla RIM, il QNX neutrino e dovrebbe fare la sua comparsa in Europa tra qualche mese. Come per i telefonini, RIM punta soprattutto all’utenza business.

Da Natale a oggi, invece, non si è mosso molto nella Microsoft, che ha in commercio il suo Windows 7 su alcune macchine, tra le quali il Fujitsu Stylistic q550, più vicino a un notebook per la porta USB, interfaccia Hdmi per il video esterno, un lettore di schede, una batteria rimovibile e persino un lettore di impronte digitali. Ma per il Windows 8 per tablet, il sistema più specifico, ha stilato una tabella di tempi piuttosto lunga: sarà presentato a giugno, ma verosimilmente apparirà commercialmente solo nel 2012 su macchine Dell.

HP che ha acquistato il vecchio e glorioso sistema operativo Palm rifacendone una nuova versione definita WebOS, ha presentato al Mobile world congress di Barcellona il TouchPad. Con 9.7 pollici di schermo e dotazioni multimediali promettenti, è una vera incognita. Il sistema Palm era uno dei più diffusi qualche anno fa, con migliaia di applicazioni. Ma è un po’ che si trova fuori dal giro degli sviluppatori. E per i tablet, come Apple insegna, la partita si gioca sulle applicazioni disponibili più che sull’hardware.