Maria Corbi, La Stampa 26/2/2011, 26 febbraio 2011
Marta Marzotto sta scrivendo un’autobiografia, però è arrabbiata perché gli eredi di Renato Guttuso le hanno vietato di pubblicare le lettere ricevute dal pittore
Marta Marzotto sta scrivendo un’autobiografia, però è arrabbiata perché gli eredi di Renato Guttuso le hanno vietato di pubblicare le lettere ricevute dal pittore. Cosa contengono? «Sono lettere d’amore, di passione, di gelosia, che raccontano la nostra storia. Sono state scritte a me, le ho io, ma sembra che comunque appartengano ai suoi eredi. Mi raccontava i suoi sogni, ma anche i pensieri su di me che faceva da insonne. Mi diceva che ero il suo miele, il suo sangue, il suo respiro, il suo amore. E io mi sono dissetata di questo. Lui mi raffigurava nei quadri e a volte lo faceva senza che ci fosse la mia figura, come nella Notte di Gibellina, dipinto ispirato dal terremoto del Belice, dove tra le fiamme del fuoco ci sono le lettere del mio nome».