STEFANO COSENZ, La Stampa 7/3/2011, 7 marzo 2011
Va all’asta l’orologio di Alessandro il Grande - Ritorna a marzo a Maastricht, dal 18 al 27, l’imperdibile appuntamento del Tefaf, la più prestigiosa fiera dell’antiquariato nel mondo arrivata alla sua 24a edizione
Va all’asta l’orologio di Alessandro il Grande - Ritorna a marzo a Maastricht, dal 18 al 27, l’imperdibile appuntamento del Tefaf, la più prestigiosa fiera dell’antiquariato nel mondo arrivata alla sua 24a edizione. Trentamila opere d’arte, tra cui alcune estremamente rare, tutte rigorosamente controllate dal comitato internazionale di esperti, presentate da 260 gallerie provenienti da 16 nazioni. Tra queste si segnala l’ultimo frammento d’orologio egiziano ad acqua rimasto in mani private (erano usati nei templi per assicurare che i rituali venissero eseguiti nelle ore prestabilite). Fu commissionato in Egitto da Alessandro il Grande attorno al 332-323 a.C. e mostra Alessandro di fronte alla dea Athor mentre offre del vino: è proposto dalla Galerie Harmakhis di Bruxelles per 150 mila euro. Tra i dipinti, un raro ritratto di Bernardo Bellotto, Capriccio Architettonico del 1761-67 con un ritratto dello stesso Bellotto mentre tende il braccio verso i palazzi che lo circondano, è offerto da Otto Naumann Ltd di New York per 8,2 milioni di euro. La stessa galleria proporrà uno degli ultimo lavori di Rembrandt rimasto in mani private, Ritratto d’Uomo con Mani sui Fianchi del 1658, per 47 milioni di dollari, appartenuto a famosi collezionisti, tra cui J. Steward Johnson, erede della fortuna Johnson & Johnson. Una delle gallerie leader mondiali, Dickinson, proporrà, per conto della Sterling and Francine Clark Art Institute con sede negli Usa, un’ importante opera di PierreAuguste Renoir, appartenente ai primi anni dell’impressionismo: Femme cueillant des Fleurs, raffigurante Camille, prima moglie di Claude Monet, messa in vendita per 15 milioni di dollari. Ma anche Parigi a marzo «val bene una messa». Innanzitutto la grande esposizione (gran parte in vendita) di 50 opere dal 1960 al 2010 del più grande scultore italiano del dopoguerra, Arnaldo Pomodoro, che si terrà dall’11 marzo all’11 giugno presso la Galleria Tornabuoni Arte nella prestigiosa Avenue Matignon e presso l’Ambasciata italiana a Parigi: in quest’ultima sede sarà tra le altre esposta una sua straordinaria scultura in bronzo lucido e bronzo patinato, Lancia di luce II, alta 7 metri (120x120x120 cm) del 1985 che vuole celebrare l’arte italiana nel mondo in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Opere dell’artista sono esposte nei più celebri siti pubblici del mondo e sono presenti nei cataloghi d’asta delle principali case internazionali, a conferma della crescente richiesta collezionista che gode Pomodoro, soprattutto dal mondo anglosassone, in particolare per quel che riguarda le sue opere storiche e di buona datazione. Tra le sue sculture in vendita, si segnala una Sfera del 1990 (50 cm di diametro) proposta a 460 mila euro e l’Asse del movimento II del 1983-87 valutata 650 mila. A Parigi accorreranno i principali collezioni e curatori di musei anche per quella che promette essere la nuova asta del secolo: la vendita da Christie’s al Palais de Tokyo dal 29 al 31 marzo dei capolavori di una delle più prestigiose collezioni private di arte decorativa e di design del XX secolo, fino a poco tempo fa custodita nel castello medievale e museo di Gourdon, con un realizzo atteso tra 40 e 60 milioni di euro. Rappresenta attraverso i suoi capolavori la storia cronologica dell’Art Deco e dell’estetica Modernista a partire dall’ Art Nouveau nei primi anni del XX secolo. La straordinaria suite/camera da letto «Aux Nénuphars» di Louis Majorelle è uno degli emblemi riconosciuti dell’Art Nouveau: il suo letto stravagante in mogano, con la sua coppia di comodini, decorati con ninfee in bronzo dorato e realizzati nel 1905, ha una stima di 1/1,5 milioni di euro. Tre nomi spiccano nel firmamento dell’Art Deco. Di Emile-Jacques Ruhlmann, la principale ebanista del periodo, una Chaise-longue detta del «Maharadajah» del 1929 è stimata 2/3 milioni di euro. Di Jean Dunand, celebre artista dei metalli e delle lacche, una serie di pannelli in legno laccato scolpito con motivi di palme stilizzate del 1928-29 è stimata 3/4 milioni di euro. Di Eileen Gray, di epoca Modernista, la poltrona «Bibendum» con schienale e braccioli formati da due rotoli sovrapposti evocativi del logo della Michelin con stima 0,8/1,2 milioni di euro. Imperdibile appuntamento anche a Milano, da Porro & C, per il 24 marzo. La casa d’aste ha avuto l’incarico di curare la vendita delle opere d’arte conservate nell’appartamento milanese di Claudia Gian Ferrari, a pochi passi dal Conservatorio, secondo la volontà della gallerista, dopo aver disposto che fondamentali opere del ’900 e di arte contemporanea trovassero collocazione presso il Maxxi e il Macro di Roma, il Mart di Rovereto e Villa Necchi Campiglio di Milano. Tra i top lot, una monumentale Figura classica del 1936-38 di Mario Sironi ha stima 150/180 mila euro e una grandiosa scultura in gres di Arturo Marini, La Zingara del 1933-35, è stimata 50/60 mila euro. Dello stesso scultore, la celeberrima Amante morta è stata donata dalla gallerista al Fai, ed ora conservata a Villa Necchi Campiglio.