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 2011  marzo 07 Lunedì calendario

Amicizie pericolose Andrea è nei guai - Per adesso contro il Principe Andrea, Duca di York, ex marito di Sarah Ferguson, figlio della Regina Elisabetta, quarto nella linea di successione al trono e rappresentante britannico per il commercio estero, non c’è nulla di penalmente rilevante

Amicizie pericolose Andrea è nei guai - Per adesso contro il Principe Andrea, Duca di York, ex marito di Sarah Ferguson, figlio della Regina Elisabetta, quarto nella linea di successione al trono e rappresentante britannico per il commercio estero, non c’è nulla di penalmente rilevante. Solo una foto di dieci anni fa. Uno scatto che fuori contesto non dice molto, ma che inquadrato nello scenario giusto rischia di diventare esplosivo. Il Principe sorride, è in camicia, rilassato, a casa dell’amica Ghislaine Maxwell, e tiene un braccio attorno alla vita di una ragazzina di 17 anni. Anche lei sorride. Ha l’ombelico scoperto, un top rosa molto succinto e dei jeans colorati. Si chiama Virginia Roberts e in questa storia che rischia di travolgere l’immagine della Corona nell’anno del matrimonio tra William e Kate, per l’Fbi è uno dei testimoni chiave. «Adesso dico tutto, qualcuno deve rompere questa catena. Troppe ragazze ancora oggi passano quello che ho passato io». La polizia federale degli Stati Uniti, dopo una lunga intervista rilasciata dalla Roberts al «Mail on Sunday», ha deciso di riaprire un caso chiuso tre anni fa con la condanna a diciotto mesi di reclusione del miliardario di Coney Island Jeffrey Epstein, accusato di avere avuti rapporti sessuali con una quattordicenne. Un finanziere potentissimo, Epstein, la cui visione del paradiso era una piscina circondata da ragazzine portate lì per fare i giochi sbagliati. Il suo disgustoso bunga bunga con massaggiatrici erotiche, spesso minorenni, che riempivano le sue giornate e quelle dei suoi intoccabili amici. La Roberts, che oggi ha 27 anni, tre figli e vive in Australia, era la sua preferita. Non si sa se anche gli ospiti delle ville in Florida e nei Caraibi godessero di attenzioni particolari. Non è detto. Ma l’inchiesta fa paura. Anche il Principe Andrea è finito in questa ragnatela. E Chris Bryant, ex ministro degli Esteri laburista, ora chiede le sue dimissioni, sostenuto dall’attuale ministro del Business Vince Cable. Downing Street ha convocato per martedì il Duca di York per chiarimenti, lasciando intuire che le eventuali dimissioni dall’incarico pubblico non sarebbero respinte. Lui si difende: «Mai fatto nulla di male». Perché, allora, una reazione così violenta? La spiegazione è nell’intervista di Virginia Roberts, nell’agenda di Jeffrey Epstein piena di nomi di attori e di politici inglesi, americani e israeliani e nei nuovi interrogatori di quaranta ragazze, che allora avevano tra i 13 e i 17 anni, legate al miliardario. Due di loro alla domanda diretta: «Avete mai avuto rapporti sessuali con il Principe Andrea?», hanno replicato come in un film di Brian De Palma. «I nostri avvocati ci hanno consigliato di non rispondere. Ci appelliamo al quinto emendamento». Epstein e il Duca di York si conoscono da quasi vent’anni. L’americano è un self made man che porta sul suo aereo privato il Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton - raggiunto anche lui dagli schizzi di questa melma odiosa -, il suo vice Al Gore e organizza feste con Naomi Campbell e Woody Allen. Andrea lo vede in almeno tre occasioni in cui è presente anche Virginia. L’incontro che più imbarazza Buckingham Palce, e soprattutto Downing Street, risale alla vigilia di Natale, vale a dire due anni dopo la condanna di Epstein. Perché l’amicizia continua? Il blogger americano Andrew Breitbart, mentre si domanda se qualcuno vuole tenere nascoste le relazioni pericolose di Bill Clinton, racconta che alla festa di dicembre parteciparono anche Woody Allen, il giornalista Charlie Rose, il consigliere politico George Stephanopolous e la giornalista della Cbs Katie Couric. «Se potevo immaginare di cosa parlassero Epstein e Woody Allen, mi domandavo che cosa volessero Stephanopolous e la Couric dal Principe. Credo farsi invitare al matrimonio di William», scrive Breitbart, aggiungendo un altro sgradevole dettaglio tratto dal sito di news «Daily Beast», secondo cui Epstein sarebbe noto per girare il mondo con delle ragazzine. E soprattutto per avere portato a casa un paio di dodicenni dalla Francia. Devastante. In Inghilterra nessuno si sogna di dire che il Principe - finito nell’occhio del ciclone anche per avere venduto a un miliardario libico per tre milioni di sterline una casa che ne valeva dodici e avere invitato a Buckingham Palace esponenti del regime tunisino - è coinvolto in reati sessuali. Il problema è legato alla sua «capacità di giudizio». La domanda è banale: può quest’uomo rappresentare la Gran Bretagna? Sa valutare i suoi interlocutori? Virginia Roberts spiega che per raccontare tutto ha avuto bisogno di diventare adulta e che il potere di Epstein le fa ancora paura. Racconta di ragazzine che arrivavano nelle ville, si mettevano nude, prendevano i soldi e si rivestivano senza dire una parola. Controllavano alla svelta il trucco e i capelli nello specchio del bagno e se ne andavano al riparo della notte. Dice che per molti anni ha odiato una precisa immagine di sé. Aveva soddisfatto Epstein e poi, con la testa che le girava, si era appoggiata sul bordo della piscina, con le mani sul mento, svuotata per l’indignazione e per la vergogna. Come se fosse colpa sua.