ANGELO AQUARO , la Repubblica 6/3/2011, 6 marzo 2011
LA CONTESTAZIONE È FINITA PACE TRA HARVARD E PENTAGONO
L´ultima volta che i reclutatori misero piede a Harvard furono respinti in una battaglia da "Fragole & sangue". Era la notte del 10 aprile 1969 quando gli studenti - come nel film - si ribellarono all´orrore del Vietnam e cacciarono i mercanti di morte fuori dal tempio dell´educazione. Che shock. Più di quattrocento poliziotti per sfrattare gli studenti che si erano asserragliati dopo aver appeso alla porta del rettore le loro imprescindibili richieste. Tra cui appunto l´abolizione dei Rotc: Reserve Officers´Training Corps. Gli uffici di reclutamento all´interno dell´università.
Andò come andò. La protesta si estese a tutti gli States e una per una le più importanti università chiusero la porta in faccia agli emissari dell´esercito. E quando la tensione del Vietnam si spense la battaglia civile s´infiammò intorno a un nuovo scandalo: il bando dei gay nell´esercito. Così i reclutatori rimasero fuori. Per quarant´anni. Fino ad adesso. Fino a quando Barack Obama non è riuscito a far cancellare quel "Don´t Ask Don´t Tell" (non chiedere e non dire) che limitava la presenza degli omosessuali nelle forze armate. Insomma adesso il bando non ha più senso, dice per esempio il rettore Drew Faust. Il primo a rivendere l´anima dei suoi studenti riaprendo Harvard ai fatidici Rotc.
La svolta è storica. E la Casa Bianca esulta. «La nostra nazione è in guerra e questa decisione manda un segnale forte all´America: siamo sempre più uniti. I nostri college, la nostra società, le nostre forze armate...». Sarà. Ma il dibattito è riesploso. La Columbia ha chiesto agli studenti di esprimersi con un referendum consultivo. Stanford ha messo su un comitato d´indagine. Stessa cosa alla Brown University di Providence, anch´essa parte dell´Ivy League - la serie A delle 8 migliori università.
Scelte difficili. Anche perché il bando dei reclutatori non era legato soltanto alla discriminazione sessuale «che è già vietata dallo statuto di Harvard», come si affrettano a urlare nel sit-in di protesta i ragazzi e le ragazze del Trans Task Force. «Il problema è la struttura militare - dice Daniela Garcia della Columbia a Usa Today -. Il problema è la violenza strutturale delle forze armate. Incompatibile con le istituzioni dell´educazione».
Anche quella dei Rotc è un´istituzione. Risale al 1916. Quando l´America mise fine all´isolamento della Dottrina di Monroe schierandosi nella Prima guerra mondiale. Un esercito davvero moderno aveva bisogno non solo di bravi soldati ma anche di élites: e quale luogo migliore dell´università per arruolare giovani brillanti e capaci? Gli studenti potevano continuare a studiare mettendo la firma. E lo stato pagava.
Come finirà? Per la verità l´accordo appena siglato ad Harvard ha una piccola clausola. I reclutatori potranno tornare solo quando la legge di discriminazione dei gay avrà perso ogni effetto. Ma ci vorranno ancora un po´ di mesi perché le forze armate certifichino ufficialmente che la presenza di gay e lesbo «non pregiudica la capacità combattente dei soldati». Sì, avete capito bene. Harvard ha già spalancato le porte ai militari. Ma i militari ancora temono che troppe fragole facciano poco sangue.