Angelo Aquaro, la Repubblica 7/3/2011, 7 marzo 2011
L’UOMO FELICE DELLE HAWAII
Quando l´hanno rintracciato attraverso la sua sinagoga, laggiù a Honolulu, e gli hanno detto che al telefono c´era nientedimeno che il New York Times, mister Alvin Long prima ha pensato subito a uno scherzo e poi si è arreso. «Sì, sono davvero un uomo felice» ha detto. Per poi aggiungere saggiamente: «Perché sono il primo a sorridere di me stesso». Grande Alvin. Questo signore di 69 è stato scelto da un sondaggio Gallup come l´uomo più felice d´America. È lui a riassumere l´identikit disegnato da tre anni di ricerche statistiche: un asiamericano di religione ebraica, sposato, con figli, proprietario di una piccola azienda, 120mila dollari all´anno. Ora, i misteri della statistica sono più insondabili di quelli della fede. Magari è comprensibile che i più appagati siano quelli che vivono nella Silicon Valley: ma vai a capire perché il distretto più triste d´America si nasconde in Florida. L´unica certezza è che il povero Alvin dovrà rinunciare presto al suo record: immaginate quanti scocciatori si affacceranno, da oggi, al suo telefono?