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 2011  marzo 05 Sabato calendario

Anche gli animali hanno i tic, colpa degli uomini - Ci sono persone scodinzo­lanti. E ci sono cani che cammi­nano fieri

Anche gli animali hanno i tic, colpa degli uomini - Ci sono persone scodinzo­lanti. E ci sono cani che cammi­nano fieri. A volte, in fatto di temperamento, noi umani ab­biamo tutto da imparare dagli animali. Tic e manie umana­mente bestiali o bestialmente umane? Fatto sta che anche ca­ni, gatti e affini soffrono di stress. Debolezza comprensi­bile, considerando certi padro­ni. Provate voi, ad esempio, ad essere il chihuahua di Paris Hil­ton senza finire sul lettino del bau-psicanalista; per non par­lare dei carlini della contessa Ripa di Meana in analisi (i carli­ni, non la contessa) da anni presso il miglior studio psico­cinofilo della Capitale. In un caso su due all’origine dei guai dei nostri amici pelosi (parliamo sempre di animali, s’intende) ci sono proprio i lo­ro rapporti con gli umani: dal cane che gira a vortice per rin­corrersi la coda al gatto che si lecca fino a perdere il pelo (ma non il vizio). Insomma anche Fido e Fuffi soffrono di tic, movimenti in­volontari e ripetuti senza sco­p­o che proprio dal mondo ani­male prendono il nome: «ticco­si ». Un suono onomatopeico praticamente invariato in tut­te le lingue europee, prestato alla medicina dell’uomo dalla scienza veterinaria. Già in trat­tati del ’600 lo si usava infatti per descrivere il colpo secco dato contro la mangiatoia dai cavalli, specie «ticcosa» per an­tonomasia. A spiegare l’etimo­logia di un problema che se­condo le stime colpisce in Ita­lia «circa 800-900 mila perso­ne », e nell’universo dei quat­trozampe «ha grosso modo le stesse dimensioni in termini percentuali», è Mauro Porta, direttore del Centro Tourette e Parkinson dell’Irccs Galeazzi di Milano. «Se a caval donato non si guarda in bocca - scherza il professor Porta, intervistato dall’ Adnkronos - si rischia grosso. La bocca del cavallo è infatti lo specchio del suo stato di salute. I denti consumati, in­fatti, tradiscono il tic più diffu­so fra gli equini: appunto “bat­tere“ in continuazione i denti sulla mangiatoia». «Un vizio ­racconta l’esperto, autore an­che del volumetto «Il manuale dei tic» - che può giustificare anche la restituzione del caval­lo al venditore con obbligo di risarcimento, perché il cavallo “ticcoso“può andare incontro a enfisema polmonare, denu­t­rizione e altre patologie lo ren­dono “inutile“, in gergo tecni­co “ bolso“, per chi lo ha acqui­stato ». La «sindrome dell’animale ticcoso» è diffusissimo anche tra altre bestie di grossa taglia come mucche, vitelli o tori; ma gesti stereotipati e rituali ripe­tu­ti con una fedeltà ai limiti del­la compulsione non risparmia­no nemmeno i canarini o i cri­ceti, le fiere del circo o le cavie di laboratorio, i cani e i gatti. «Anche gli uccellini, per esempio - evidenzia Porta ­spesso si mettono a ticchetta­re in continuazione sulle bar­rette della gabbia ». Nella volie­ra, poi, «si può osservare come traccino sempre lo stesso per­corso ». E ancora: «A volte gli equini calciano ripetutamen­te o si muovono sul posto sen­za sosta, oppure dondolano la testa o girano in circolo nei box in quello che classicamen­te si chiama il “ballo dell’or­so“. Anche gli animali selvatici tenuti in cattività lo manifesta­no », mentre «negli animali da laboratorio (topi, ratti) preva­le il movimento di andirivieni continuo o il saltare vertical­mente nella gabbia». Passando ai «pet» (e se inve­ce continuassimo a chiamarli semplicemente animali? ndr) più casalinghi, la mente corre subito al povero criceto che corre affannato sulla ruota tut­ti i giorni e a volte tutto il gior­no, fino a morirne per affatica­mento cardiaco. Anche nel ca­n­e o nel gatto si possono osser­vare continui movimenti di gi­ro in circolo, oppure Fido e Fuf­fi si rincorrono la coda, saltano sul posto, dondolano la testa o tremano. Ma gli animali «ticcosi» so­no malati o solo stressati dalla cattività e da padroni troppo ansiosi? «Il disturbo è multifat­toriale, inoltre sia nell’uomo che nell’animale psiche e cer­vello sono un continuum - ri­sponde Porta - . Ogni proble­ma psicologico può diventare organico e quasi sempre un problema organico ha un ri­svolto nella sfera psichica». In altre parole: se il padrone è fuori di testa, ci sono ottime probabilità che lo sia anche il suo animale domestico. Cui non rimarrà che una soluzio­ne: scappare di casa; a gambe (anzi, a zampe) levate.