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 2011  marzo 05 Sabato calendario

IL «SOCIAL READING» : LA LETTURA CONDIVISA —

La nuova frontiera dell’ebook sarà il social reading. Sono tutti d’accordo a Ebook Lab Italia, l’appuntamento dedicato all’editoria digitale che si chiude oggi a Rimini e che in questi giorni ha fatto il punto sulla situazione italiana. Un appuntamento organizzato dalla Fiera con Simplicissimus Book Farm (che ieri ha annunciato un accordo con Barnes &Noble che consente a tutti gli editori aderenti alla piattaforma Stealth di mettere in vendita i propri ebook negli Stati Uniti attraverso il device Nook), da cui è uscito un presupposto importante e cioè che con l’ebook non si leggerà meno di quanto si faccia adesso, anzi forse si leggerà di più (chi compra un ebook reader è un lettore forte e la facilità di acquisto in ogni momento aumenta l’attitudine a comprare). L’evoluzione e l’ampliamento di offerta dei lettori elettronici continuerà a essere importante («Attualmente sembra che il device aspetti l’ebook e l’ebook aspetti il device» ha detto Mauro Zerbini, amministratore delegato di Ibs. it), ma sarà molto importante anche il software. Se gli ultimi quattro anni hanno segnato una rivoluzione delle interfacce hardware, secondo lo studioso Gino Roncaglia, per i prossimi quattro, cioè da qui al 2015, anche l’ambiente di lettura subirà «un cambiamento radicale» : il social reading entrerà sempre di più dentro il dispositivo di lettura, sul modello del Reading Life di Kobo, il lettore di Border’s, permettendo una serie di attività da condividere con altri lettori, sottolineature, recensioni da postare su Facebook, Twitter e i vari social network. «La discussione si potrà fare anche sui singoli passi, con una funzione ci si potrà connettere con chi sta leggendo quel testo in quel momento. Si potranno costruire collegamenti e rimandi, funzioni di aiuto, geo e crono localizzazioni, si potrà comunicare: ho incontrato quel personaggio, sono entrato in quel luogo, si potranno ottenere informazioni di servizio, quasi fino ad avere un bibliotecario dentro il libro. Insomma, i dispositivi di lettura diventeranno veri e propri terminali di un sistema informativo complesso basato sull’interconnessione continua» . La possibilità di condividere in tempo reale l’esperienza cambierà radicalmente il nostro modo di avvicinarci al libro e leggere diventerà un’attività sempre meno individuale. Un cambiamento a cui dovranno adeguarsi anche le librerie, ha sottolineato Matteo Ulrico Hoepli, che per sopravvivere al futuro dovranno sviluppare proprio questo aspetto sociale, di incontro.
Cristina Taglietti