Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  marzo 05 Sabato calendario

TUTTA MANTOVA IN BICI COSÌ LE DUE RUOTE SI PRENDONO LA CITTÀ - MANTOVA

Nell´era muscolare dei Suv, e mentre i cervelloni delle aziende automobilistiche non sanno più cosa inventarsi per tenerci inchiodati al volante, c´è una città che ha deciso di andare a pedali: non per moda snobistica né per necessità (anche se le stradine ciottolate del centro storico - in pratica tutta Mantova - non sono esattamente un paradiso per ciclisti). Semplicemente perché - per dirla alla vecchia - in bicicletta è meglio, consuma meno e fa bene a tutti. «Mantova come una piccola Amsterdam? Diciamo che di acqua intorno ne abbiamo parecchia anche noi - scherza ma neanche troppo l´assessore all´urbanistica Anna Maria De Togni - . Il paragone con Amsterdam fa piacere, adesso vediamo che cosa siamo capaci di fare qui. Abbiamo in mente una città che sia interamente ciclabile e che lo sia in modo sicuro». La prima cosa che pensi è: se non vanno in bici da queste parti, in una città pianeggiante che attraversi in meno di dieci minuti, se non qui, dove? In effetti i mantovani se c´è da pedalare non si tirano indietro: si stima che in città girino tra le 25 e le 30mila biciclette. Calcolando che gli abitanti sono 48mila, e togliendo una percentuale fisiologica di non utilizzatori (bambini e anziani), in pratica si sfiora una media di una bici per ogni abitante che si muove.
E la città vuole fare sul serio. In nome della qualità dell´aria e della lotta al traffico si sono sotterrate anche le rivalità politiche: a chi si è rivolto il sindaco pdl Nicola Sodano per elaborare un piano per riempire di piste ciclabili il centro e la periferia (progetto sul quale si tareranno sia il piano urbano del traffico sia il piano del governo del territorio)? A un consigliere di opposizione, Sergio Ciliegi, eletto nella lista civica Forum e delegato alla mobilità ciclistica. Il piano, costruito in collaborazione con la Fiab, Amici della bicicletta, è stato appena presentato e Ciliegi parla già di una svolta rivoluzionaria: «Quando il progetto sarà ultimato (prevede tre fasi) Mantova diventerà una città per biciclette. Il centro, le frazioni e i comuni dell´hinterland saranno connessi tra loro e diventeranno una gigantesca rete ciclabile. Sono sicuro che abbatteremo il problema traffico: oltretutto il 90 per cento è traffico "di penetrazione" (gente che abita fuori e entra in città per motivi di lavoro)».
La città gonzaghiana parte dal basso: oggi di pista ciclabile ce n´è solo una. Ma entro la metà del 2012 saranno una trentina. Tutte collegate tra loro. Una grande ragnatela dove finalmente i ciclisti mantovani non dovranno più fare i conti con sportellate e ciottoli traditori. Con raccordi semicircolari lungo i principali assi di scorrimento. Da piazza Sordello a Diga Masetti, da viale Oslavia a piazza Cavallotti per attraversare la città sarà più comodo lasciare l´auto in garage. E i mantovani si sentiranno un po´ olandesi. «Il biciplan verrà portato a termine entro la metà dell´anno prossimo - promette l´assessore De Togni - poi di concerto con l´assessore alla mobilità (Espedito Rose) moduleremo la realizzazione di interventi edilizi in base a questa nuova organizzazione del trasporto cittadino».
Dovremo chiamarla Mantovamsterdam? Al netto del fatto che, per tradizione e per conformazione geografica, in pianura padana le città dove si va a pedali sono molte, e tenuto conto del fatto che Mantova non aveva mai sviluppato un vero piano di viabilità ciclistica, guardando al domani viene in mente il caso paradigmatico per eccellenza: lei, Amsterdam. Già 25 anni fa i suoi amministratori avevano pianificato lo sviluppo edilizio della città con qualcosa di più di un occhio di riguardo verso i ciclisti. Il risultato è che da tutto il mondo arrivano ad Amsterdam in bici. E chi non ci ha pensato prima, rimedia appena giunto sul posto. «Mantova è una città particolare - chiosa l´assessore De Togni - . Siamo circondati su tre lati dai laghi. E poi dalla ferrovia. Se riusciremo a far muovere in bici quasi tutti, avremo vinto la nostra scommessa».