Tim Harford, Financial Times - Internazionale 4/3/2011, 4 marzo 2011
LETTERE
Mio marito entra nei parcheggi sempre in retromarcia, mentre io preferisco entrare di punta e poi uscire in retromarcia. Discutiamo da anni sulla questione. Qual è la manovra più corretta?
Maddie French, Cirencester
La domanda è decisamente spinosa. Partiamo con il dire che, forse, parcheggiare in retromarcia è più difficile. Quindi tuo marito tende a rimandare l’aspetto gratificante (uscire senza diicoltà) mentre tu preferisci fare subito la cosa più semplice. La teoria economica tradizionale è molto chiara su questo punto: è la sofferenza che va rimandata, non il piacere, se non altro perché siamo tutti mortali. Quindi, sotto questo aspetto tuo marito sbaglia. Però c’è un’altra questione da esaminare: conviene subito parcheggiare in retromarcia perché non sai in che condizioni troverai il parcheggio quando dovrai andartene, se sarà pieno di auto, oppure se tu andrai di fretta. Fare subito retromarcia in condizioni sfavorevoli è un evento a basso rischio ma dal risultato sicuro. Ti suggerisco, quindi, di lasciare l’auto
in modo da poter ripartire in un attimo: un parcheggio può rivelarsi un luogo imprevedibile, per esempio quando si va
da Ikea.